CHE GIRAVOLTE POVERO DIBBA, DALLE SPREMUTE DI UMANITA’ ALL’UMANITA’ SPREMUTA DELL’AQUARIUS
LUI CHE “HA LAVORATO TUTTA LA VITA IN AFRICA” SA CHE “IL FUTURO DEGLI AFRICANI E’ IN AFRICA” … MA SE E’ STATO SOLO 4 MESI (10 ANNI FA) IN CONGO DI CHE CAZZO PARLA?
L’ex parlamentare M5S Alessandro Di Battista è, come tutti sanno, a San Francisco. Dopo aver lasciato la politica il Dibba ha deciso di dedicarsi alle sue grandi passioni: il viaggio, la famiglia e il giornalismo d’inchiesta.
In questi giorni Di Battista è stato zitto mentre il governo M5S-Lega parlava di chiudere i porti e Danilo Toninelli farneticava sul fatto che le persone a bordo dell’Aquarius in realtà fossero già “sbarcate” oppure spiegava che il respingimento in mare della Aquarius fosse diverso dalla “chiusura dei porti” invocata da Salvini.
Che ne pensa il “cooperante” internazionale Di Battista? Oggi ci gha reso edotti del suo pensiero.
Ci spiega che il «futuro degli africani è in Africa». Dibba lo dice perchè lui «ci ha lavorato in Congo». Anzi, lui «c’ha lavorato tutta la vita in Africa».
Strano, perchè l’ultima volta che ho controllato Alessandro Di Battista risultava avere 39 anni. Di questi quasi 40 anni il Dibba ha trascorso nella Repubblica Democratica del Congo — lavorando per tutta l’estate del 2008 — ben 4 mesi.
Sia chiaro, nessuno vuole mettere in dubbio le capacità analitiche di Di Battista che spiega che siamo di fronte ad una «deportazione di sistema che consente l’abbassamento salariare in italia» (ancora tutta da dimostrare).
Per inciso non c’è nessuna regola che dice che o si accolgono i migranti o si creano migliori condizioni di vita nei paesi d’origine. Si possono fare entrambe le cose, ma la visione del mondo di Di Battista è troppo manichea.
Limitiamoci ai fatti, Di Battista è stato in Congo quattro mesi e dice di averci lavorato tutta la vita. Magari in quei quattro mesi è diventato il più grande esperto di Congo. Ma il Congo non è l’Africa.
Dai dati del Viminale e da quelli della Guardia Costiera risulta che non ci siano state richieste d’asilo da persone provenienti dal Congo e che tra le persone salvate in mare tra il 2014 e il 2017 quella congolese non compaia mai nella lista delle principali nazionalità dichiarate.
E non risulta nemmeno che la Repubblica Democratica del Congo sia tra i paesi con il più alto tasso di emigrazione.
Questo non vuol dire che il Congo non sia stato un paese d’emigrazione (o di provenienza di rifugiati). Semplicemente significa che nonostante la decennale esperienza di Di Battista e il suo master in diritti umani l’ex deputato del M5S non è nella posizione di fare lezioni sull’Africa.
(da “NextQuotidiano”)
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