“CHI VOTA SI’ E’ REPUBBLICHINO”: CSM APRE FASCICOLO SULLE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI BOLOGNA”
CI MANCAVA IL GUARDIANO DELLA RIVOLUZIONE MAI FATTA: LASCI STARE IL PASSATO, A PACIFICARE GLI ITALIANI CI PENSO’ TOGLIATTI NON LUI
Il Comitato di presidenza del Csm ha dato mandato al procuratore generale della Cassazione, titolare dell’azione disciplinare, di occuparsi del caso del presidente del Tribunale di Bologna, Francesco Caruso, che su Facebook aveva definito la riforma costituzionale (il testo era stato pubblicato dalla Gazzetta di Reggio) fondata su “corruzione” e “clientelismo”.
Il vertice del Csm ha anche inviato l’articolo alla Prima commissione perchè valuti se ci sono gli estremi per un eventuale trasferimento d’ufficio per incompatibilità funzionale.
“Una maggioranza spuria e costituzionalmente illegittima non può cambiare la costituzione trasformandone l’anima, rubando la democrazia ai cittadini – aveva attaccato Caruso – e non basta il plebiscito dell’eventuale vittoria del Sì a sanarne i vizi di legittimità . I sinceri democratici che credono al Sì riflettano. Nulla sarà come prima e voi sarete stati inesorabilmente dalla parte sbagliata, come coloro che nel ’43 scelsero male, pur in buona fede”.
Parole che hanno fatto scattare reazioni durissime: “Un delirio”.
Ma che ottengono anche il sostegno dei grillini.
Il giudice ha poi replicato, confermando “integralmente il contenuto” del suo intervento ma precisando che si trattava di un “testo privato scritto sulla propria pagina Facebook” e quindi “non destinato alla pubblicazione sul giornale”.
(da agenzie)
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