CLINTON STRACCIA TRUMP: 62% CONTRO 27% NEL SONDAGGIO CNN
IL TYCOON INCALZATO SU TASSE E TRASPARENZA PERDE NETTAMENTE IL PRIMO CONFRONTO TV
Cento minuti senza esclusioni di colpi.
Il primo dibattito presidenziale tra Hillary Clinton e Donald Trump rispetta tutte le aspettative della vigilia, con l’ex segretario di Stato che sfodera dal primo all’ultimo minuto una sicurezza da statista esperta, e il tycoon che gioca la carta dell’outsider, provando a presentare la sfidante come in perfetta continuità con l’amministrazione Obama.
Inizio difficile per Trump, che viene incalzato ripetutamente su economia, lavoro e tasse. Hillary prova subito a marcare la differenza con l’avversario, ricordando come da giovane sia cresciuta in una famiglia del ceto medio e sottolineando invece come Trump abbia vissuto una vita molto più agiata: “Donald è molto fortunato nella vita…ha preso in prestito 14 milioni da suo padre e crede seriamente che più si aiuta la gente ricca e meglio si sta”.
L’ex first lady insiste sul tema del fisco se sulla dichiarazione dei redditi che l’imprenditore non ha voluto presentare. “C’è qualcosa che Donald Trump sta nascondendo”, dice. “Forse non è poi così ricco come dice di essere forse non fa donazioni…deve 600 milioni di dollari a banche straniere o forse non vuole che gli americani sappiano che non paga le tasse”, rincara la candidata democratica.
“Renderò nota la mia dichiarazione delle tasse quando Hillary Clinton pubblicherà le sue email”, replica lui. Poco dopo, la Clinton fa pubblicamente ammenda per il cosiddetto emailgate: “Ho commesso un errore”.
Il candidato repubblicano arranca e rientra in carreggiata solo quando il dibattito verte su sicurezza e politica estera, attaccando in particolare ripetutamente la Clinton per alcune scelte incoraggiate da segretario di Stato, come la riapertura dei rapporti con l’Iran.
Clinton non risparmia critiche per il presunto passato razzista dell’avversario. Donald Trump – dice – “ha una lunga storia di comportamenti razzisti”.
“Donald – aggiunge – ha iniziato la sua carriera nel 1973 con una causa avviata contro di lui dal Dipartimento di stato per discriminazione razziale”.
Si scaldano gli animi sul finale, quando Trump accusa la sfidante di non avere forza e resistenza fisica per fare il presidente.
“Prima di parlare Donald deve dimostrare di poter visitare 112 paesi come ho fatto io da segretario di Stato”, replica lei che a sua volta accusa Trump di avere ripetutamente insultato le donne.
Dell’intero dibattito – conclusosi con una stretta di mano quasi cordiale – resta impressa una delle battute più riuscite pronunciate da Hillary Clinton, rispondendo a Trump che la criticava per essersi preparata le risposte. “Donald mi critica per essermi preparata per il dibattito. Volere sapere per cosa altro sono preparata? Sono preparata per essere presidente”.
Alla fine dei conti, chi esce vincente dal confronto?
Il giudizio finale del pubblico sembra essere abbastanza netto. Secondo un sondaggio della Cnn, Hillary Clinton vince con il 62% delle preferenze degli intervistati, a fronte del 27% di Donald Trump.
(da agenzie)
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