CORRERE DIVISI PER ARRIVARE PRIMI ALLA SCONFITTA
SE PD, M5S, TERZO POLO, BONINO E FRATOIANNI SI FOSSERO PRESENTATI INSIEME ALLE ELEZIONI AVREBBERO SUPERATO IL CENTRODESTRA
Il centrodestra ha vinto le elezioni in modo schiacciante e ha conquistato la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento.
Cosa sarebbe accaduto se il Centrosinistra fosse riuscito a condurre in porto il progetto del campo largo che vedeva, assieme, Pd e Cinque Stelle con l’aggiunta di Azione?
Cosa sarebbe accaduto, insomma, se Pd e M5S non fossero andati ognuno per conto proprio? E se a loro si fossero aggiunti anche Matteo Renzi e Claudio Calenda?
Insomma, al di là delle analisi politiche vale la pena provare a guardare i numeri.
Il Centrodestra, considerando Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e i Moderati, hanno ottenuto il 44% delle preferenze al Senato con 12.129.547 voti. Contro un Centrosinistra (Pd, Verdi-Si, +Europa e Impegno Civico) che ha preso 7.161.688 voti per il 26%.
Di fatto, tutto lo schieramento con Dem partito di riferimento, ha preso quanto il solo partito Fratelli d’Italia.
Cosa sarebbe accaduto con il “campo largo”
La questione cambia, invece, se guardassimo ai numeri di un ipotetico campo largo. Sommando i voti sia alla Camera, sia al Senato, del Pd con quelli ottenuti dai Cinque Stelle e dal Terzo Polo, in entrambi i casi il Centrodestra non verrebbe superato. Ma per un’inezia.
Alla Camera la somma dei voti di Pd, 5S e Azione verrebbe 11.875.492, poco meno di 300 mila preferenze rispetto FdI, Fi, Lega e Moderati messi insieme.
Numeri comunque sufficienti a non permettere la definizione di una maggioranza in Parlamento.
La cosa invece cambierebbe se ai tre partiti sommassimo anche solo i Verdi-Si che alla Camera hanno ottenuto poco più di 1 milione di voti o +Europa di Emma Bonino. Numeri, appunto. Perché trattative politiche, intrecci, rapporti sfilacciati tra leader e questioni anche personali, hanno scritto un’altra realtà.
(da agenzie)
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