COSI’ LA RAGGI HA PERSO IL FINANZIAMENTO REGIONALE PER GLI ASILI NIDO
IL COMUNE DOVRA’ RESTITUIRE 1,5 MILIONI DI EURO CHE AVREBBE POTUTO SPENDERE PER RISTRUTTURARE GLI ASILO NIDO… DIVERSI MUNICIPI NON HANNO PRESENTATO LA RENDICONTAZIONE ENTRO I TERMINI DI LEGGE
Il Comune di Roma dovrà restituire 1.553.200,00 milioni di euro alla Regione Lazio perchè diversi municipi della Capitale non hanno presentato entro i termini di legge le rendicontazioni di spesa.
La scadenza per la presentazione dei rendiconti relativi ai finanziamenti erogati per la costruzione, ristrutturazione, adeguamento di immobili pubblici al servizio di asilo nido era fissata al 30 giugno 2017.
Gli uffici di sei municipi capitolini però non hanno consegnato la documentazione in tempo e quindi la Regione Lazio — tramite una determinazione del 24 agosto 2017 — chiede indietro i finanziamenti erogati al Comune.
Entro il 31 dicembre 2017 il Comune amministrato dal MoVimento 5 Stelle dovrà provvedere alla restituzione delle somme indicate nella determina.
Si tratta di soldi che avrebbero potuto essere utilizzati per ristrutturare l’edilizia scolastica o costruire nuovi asili.
Alcuni Municipi però hanno deciso di non sfruttare i finanziamenti e quindi parte delle somme (quelle non liquidate) è caduta in perenzione amministrativa.
Per le altre invece la Regione si vede costretta al recupero degli importi già versati a causa del mancato rispetto del termine del 30 giugno per l’invio della rendicontazione finale di spesa.
Dei quasi 2,8 milioni di euro che la Regione aveva assegnato al Comune di Roma una parte infatti non è stata spesa, soldi che ora il Comune ha perduto e che non potrà utilizzare solo perchè i Municipi non sono stati in grado di completare il lavoro di rendicontazione.
A farne le spese saranno “sei municipi per un totale di sette nidi, in Via Mazzacurati, in via XXI Aprile, in via A.N. Bellingeri, Maresciallo Giardino, Via di Boccea, Piazza Cinecittà , Istituto Santa Maria in Aquiro”.
L’opposizione definisce l’intera vicenda “un mix incredibile di sciatteria, approssimazione e inadeguatezza del M5S che finiscono per ricadere sulla testa dei cittadini, peggiorandone i servizi e la qualità della vita”.
Gli uffici comunali (e municipali) erano quindi perfettamente a conoscenza della necessità di rispettare i termini di legge per usufruire dei finanziamenti. Semplicemente qualcuno ha deciso che non erano più necessari.
(da “NextQuotidiano”)
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