CRISI DI GOVERNO: COSA DICONO I GIORNALI STRANIERI
DOPO LE DIMISSIONI DEI MINISTRI DEL PDL, I MEDIA SI INTERROGANO SULLA TENUTA DELL’ECONOMIA E SUGLI IMPEGNI INTERNAZIONALI
La crisi politica italiana tiene banco nei giornali di tutto il mondo.
L’instabilità e il rischio di tornare a nuove elezioni senza aver votato le riforme e una nuova legge elettorale sono gli argomenti più discussi.
Proprio quando il Paese sembrava muovere i primi passi verso l’uscita dalla recessione, sottolineano i media stranieri. Ecco cosa scrivono alcune fra le più importanti testate.
BBC
«Dopo l’avvio della crisi tutto è nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che forse proverà a evitare nuove elezioni. In Italia è un momento di forte incertezza politica».
LE MONDE
«Silvio Berlusconi fa ripiombare l’Italia nella crisi politica». Il quotidiano francese ricorda che «l’Fmi ha messo in guardia l’Italia su come le tensioni governare possono minare la sua crescita».
TIME
«Non è chiaro cosa voglia Berlusconi stavolta dal crollo del governo. Sin dalla formazione del nuovo esecutivo lo ha tenuto in bilico nella speranza di trovare un via d’uscita alle sue vicende. Per quasi due mesi ha alternato proclami di sostegno e minacce di abbandonare la maggioranza».
BILD
«Su Facebook è rivolta contro Berlusconi. Nel giorno del suo compleanno i commenti sul social network sono feroci: “Pinocchio”, ipocrita, “vergogna” sono alcuni di quelli che si possono riferire».
Financial Times (dal sito di Cnn)
«La sopravvivenza della grande coalizione – un fatto senza precedenti in Italia, che si è formata dall’incertezza dell’esito elettorale- è stata messa a repentaglio da quando Berlusconi è stato condannato per frode fiscale».
Wall Street Journal
«La crisi di governo minaccia di arrestare la ripresa dell’economia in Italia che ha bisogno di profonde riforme per uscire da due anni di recessione. Mentre Letta ha approvato alcune modeste misure, i suoi cinque mesi di governo sono stati paralizzati da lotte interne».
EL PAIS
«Berlusconi dà il colpo di grazia al governo ritirando i suoi ministri. Negli ultimi tempi gli attacchi verbali del Cavaliere e dei suoi uomini erano cresciuti fino a gridare al “Colpo di Stato” contro quella che -secondo lui- è una persecuzione giudiziaria e politica»
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