CROLLA ANCHE L’ICONA GRILLINA PIZZAROTTI: IL SINDACO DI PARMA CACCIATO DALLA MANIFESTAZIONE CONTRO L’INCENERITORE
AL GRIDO DI “BUFFONE, VAI VIA” I MILITANTI DEL COMITATO “NO TERMO” ACCOLGONO IL SINDACO DI PARMA TRA FISCHI E SPINTONI… PINOCCHIO-PIZZAROTTI: “MAI DETTO CHE AVREI FERMATO L’IMPIANTO, DOVETE DISTINGUERE TRA PROTESTA E PROPOSTA”
“Buffone, buffone! Vai via!”. Il sindaco Federico Pizzarotti cerca il dialogo con la piazza che protesta contro l’inceneritore, ma viene cacciato dopo qualche minuto dalla folla che gli grida contro.
Il sindaco si era fatto dare la maglia con la scritta “No Inceneritore” e si era fatto strada in mezzo a centinaia di manifestanti per provare a confrontarsi con i rappresentanti dell’Assemblea permanente no inceneritore che da mesi chiedevano un segnale al sindaco.
Dopo i presidi davanti al forno di Ugozzolo e l’incursione in Provincia finita con lo scontro con il presidente Vincenzo Bernazzoli, il gruppo aveva fatto un blitz anche durante il consiglio comunale, prima di essere allontanati dalla polizia municipale.
In aula però Pizzarotti non c’era e il faccia faccia era stato di nuovo rimandato.
Fino a oggi, quando a Parma era in programma una manifestazione nazionale a cui hanno aderito centinaia di persone.
“Mantieni le tue promesse” hanno gridato gli attivisti al primo cittadino Cinque stelle, che senza perdere la calma ha cominciato a rispondere ai manifestanti, parlando con i rappresentanti accompagnato da un assessore e da un consigliere comunale.
“Non ho mai detto che avrei fermato l’inceneritore” ha risposto il sindaco “E comunque questo non è il modo di farlo. Non servono i proclami e le accuse, voi purtroppo non avete capito la distinzione tra protesta e proposta. Noi comunque siamo contro l’inceneritore e lo saremo sempre, solo che ognuno segue la propria strada e il proprio modo”.
Il sindaco ribatte, ma è un muro contro muro: “Avete strumentalizzato Grillo per vincere le elezioni e ora non mantenete le vostre promesse, siete diventati come gli altri”.
Poi ancora botta e risposta, fino a quando la folla comincia a gridare contro Pizzarotti. “Buffone! Buffone!” E il sindaco ritorna in Comune, tra i fischi e le urla dei manifestanti.
Pochi minuti dopo la piazza si svuota e i manifestanti da piazza Garibaldi, sotto il Comune, marciano fino alla sede della Provincia in piazzale Pace.
Una sfilata con presidio sotto gli enti ritenuti responsabili della costruzione di un impianto. La speranza di bloccare l’inceneritore a Parma non si ferma, nemmeno dopo l’avvio preliminare dell’impianto avvenuto nei mesi scorsi e nemmeno dopo che la Cassazione ha respinto definitivamente la richiesta di sequestro del cantiere.
Nella protesta ci sono persone arrivate da tutta Italia che condividono altre lotte, dalla Tav all’Ilva di Taranto. “Crediamo che l’inceneritore di Parma rappresenti la condizione di un Paese intero — spiega l’Assemblea — stretto nella morsa del ricatto tra lavoro e salute, tra profitto ed inquinamento, tra la vecchia e collusa politica d’interessi e il benessere collettivo”.
Silvia Bia
(da “il Fatto Quotidiano“)
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