DENUNCIA DELLA CGIA DI MESTRE: “C’E’ UNA STRETTA AL CREDITO”
IMPRESE INSOLVENTI IN CRESCITA DEL 36%, NEGLI ULTIMI TRE MESI I PRESTITI DELLE BANCHE ALLE IMPRESE SONO CALATI DELL’1,5%… PER IL SISTEMA PRODUTTIVO UN COSTO AGGIUNTIVO DI 3,7 MILIARDI
Negli ultimi 3 mesi del 2011 i prestiti erogati dal sistema bancario alle imprese sono diminuiti del -1,5% e a dicembre del 2,2%.
Lo evidenzia la Cgia di Mestre, affermando che “ci troviamo di fronte ad una vera e propria stretta creditizia”.
Le insolvenze in capo alle aziende nel 2011 hanno superato gli 80 miliardi (+36% rispetto al 2010).
Secondo la Cgia questi dati confermano che “le banche hanno chiuso i rubinetti del credito ed in una fase recessiva, come quella che stiamo vivendo in questo momento, corriamo il rischio che il nostro sistema produttivo, costituito prevalentemente da piccole e piccolissime imprese, collassi”.
Nel 2011 l’ammontare complessivo dei prestiti erogati alle imprese ha superato i 995 miliardi di euro, con una crescita del 4%, che però – nota la Cgia – resta inferiore alla progressione dell’inflazione, aumentata del 3,3%.
“Oltre alla stretta creditizia – rileva il segretario Cgia, Giuseppe Bortolussi – nel 2011 le imprese hanno dovuto subire anche un forte aumento dei tassi di interesse che si è tramutato in un costo aggiuntivo per l’intero sistema produttivo pari a 3,7 miliardi di euro”.
Tuttavia, prosegue la Cgia, va ricordato che le ragioni di questa contrazione dei finanziamenti sono in parte riconducibili anche all’aumento delle sofferenze bancarie registrato dalle aziende. “Nel 2011 – conclude Bortolussi – le insolvenze in capo alle imprese italiane hanno toccato gli 80,6 miliardi di euro, con un incremento rispetto l’anno precedente del +36%. Questa situazione ha sicuramente indotto molti istituti di credito a ridurre i prestiti soprattutto a quelle realtà produttive che non erano più in grado di dimostrare una certa affidabilità “.
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