DUE PAROLE SU GINO STRADA, LE ACCUSE DI ESSERE UN KATANGHESE (MAI PROVATE) E CERTI INTELLETTUALI DI DESTRA MAGGIORDOMI DA UNA VITA
TANTO PER CHIARIRE LE IDEE
Sulle chat di razzisti, sovranisti e sfigati vari, viene fatta circolare la bufala che Gino Strada da studente fosse il capo dei Katanghesi della Statale di Milano, ovvero del servizio d’ordine del Movimento Studentesco di Mario Capanna e che girasse con una chiave inglese sotto l’eskimo d’ordinanza, collegandolo pure all’aggressione omicida a Sergio Ramelli (opera in realtà di Avanguardia Operaia)
Che fosse nel Movimento Studentesco è l’unica cosa certa e mai negata, del resto ci sono giornalisti di destra che provengono da Lotta Continua e non vedo che problema ci sia, ognuno fa le sue scelte e non deve risponderne che alla propria coerenza.
Ai fighetti sovranisti che fanno gli anticomunisti nel 2021, quando i comunisti non ci sono più, simili a coloro che stanno chiusi in casa durante le rivoluzioni per poi aprire con circospezione l’uscio a rivolta finita per sincerarsi su chi ha vinto e ovviamente unirsi alla folla festante, vorrei ricordare :
1) Mai parlare di cose che non si sono vissute e mai credere a bufale di parte fatte uscire ad arte 40 anni dopo, senza prove e senza testimonianze verbalizzate. Vale a destra come a sinistra.
2) Il clima di quegli anni, per chi ha avuto la sorte di viverli, era tale che chi faceva politica attiva nelle scuole e nelle Università era “strutturato” in una organizzazione che prevedeva la frequentazione di sedi e legami comunitari. I “servizi d’ordine” esistevano a sinistra come a destra, al fine di garantire anche un banale volantinaggio se non un comizio o una manifestazione. Erano anche una garanzia interna, per evitare che qualcuno commettesse sciocchezze (e anche a destra ci furono tragici casi in tal senso, opera di cani sciolti)
3) In un clima da guerra civile giovanile tra ideologie contrapposte, dove anche un ritorno a casa era a rischio, nulla di più normale che ciascuno si tutelasse come meglio riteneva. Mi fanno sorridere quelli che oggi si scandalizzano perchè qualcuno a sinistra girava armato, come se a destra non fosse stata la stessa cosa. Certamente allora a destra non diventava un punto di riferimento un consumatore e uno spacciatore di droga o un truffatore, come oggi. Su qualche infiltrato dei servizi invece non metterei la mano sul fuoco, sia a destra che a sinistra, perchè sugli “opposti estremisti” ci sono politici che hanno costruito la loro carriera.
4) Certamente allora non si “diffamava” l’avversario politico, si affrontava a viso aperto, conquistando agibilità politica nelle assemblee studentesche e nelle piazze, operando nel sociale. Cito solo un episodio, l’alluvione di Genova del 1970: estremisti di sinistra a spalare fango in un quartiere, noi di destra in un altro, con rispetto reciproco.
5) Chi ha vissuto quel periodo ha poi fatto le proprie scelte di vita, coniugando in campi diversi le proprie idee, una minoranza sicuramente. I più sono scesi a compromessi, diventando funzionali al sistema che volevano combattere, compresi molti intellettuali che non si erano “sporcate” le mani e a cui la livrea di maggiordomo calza a pennello. Liberi di farlo, ma ci risparmino giudizi livorosi e diffamatori nei confronti di un uomo che ha curato gratis sei milioni di persone e che ha salvato migliaia di esseri umani dalla morte, mentre loro stavano a contare gli eurini ricevuti per sostenere che Ruby era la nipote di Mubarak.
Concludo: Gino Strada era di sinistra? Non me ne frega un cazzo, era un uomo di valore, ce ne fossero a destra.
E aggiungo che certi sedicenti “fascisti” targati 2021 ai tempi di Mussolini al massimo avrebbero pulito i cessi di Palazzo Venezia, così sono più chiaro.
Buon ferragosto
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