E ZINGARETTI (40%) BATTE RENZI (39%): SONDAGGIO PIEPOLI ANNUNCIA IL SORPASSO
SULLA FIDUCIA NEI LEADER POLITICI PD ALLA VIGILIA DEL CONGRESSO, IL ROTTAMATORE FINISCE ROTTAMATO DAL GOVERNATORE DEL LAZIO.. E PIACE PIU’ CASALEGGIO DI GRILLO
Nella grande rincorsa dei sondaggi sulla fiducia ai leader politici c’è una sorpresa tutta romana.
Se ci togli l’outsider e inafferrabile Giorgio Napolitano, che guida la classifica della fiducia politica in Italia con il 78 per cento.
E se non fai caso al premier Enrico Letta che a cavallo della maggioranza a due teste Pd-Pdl tiene il 50 per cento, godendo della fiducia di un italiano su due, ecco che l’Istituto Piepoli, nell’ultima rilevazione, colloca il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, avanti sul sindaco-rottamatore di Firenze che sarebbe attestato al 39 per cento.
Un sorpasso che, alla vigilia del congresso del partito, sposa ancora un po’ l’asticella dei pesi massimi sulla capitale.
Dove, attorno a Zingaretti, si muovono nomi che erano rimasti un po’ defilati, a partire da Goffredo Bettini, vero king maker dell’elezione a sindaco di Roma di Ignazio Marino.
«Per quanto riguarda lo schieramento di Centrosinistra — ha spiegato all’Ansa il vicepresidente dell’Istituto Piepoli Roberto Baldassarre – al primo posto troviamo Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, a quota 40% che sembra risentire positivamente delle azioni operate sul territorio, seguito a stretto giro dal sindaco di Firenze Matteo Renzi a quota 39% che in parte paga le diatribe a livello nazionale legate ai movimenti interni del Partito Democratico come anche Guglielmo Epifani, segretario del PD (in terza posizione 32 per cento), seguito da Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna e bersaniano, a quota 31 per cento e da Nichi Vendola a quota 26 per cento che sembra riuscire a far fruttare al meglio il suo bacino di riferimento della Regione Puglia e del Sel anche a livello nazionale».
Fra le curiosità della rilevazione di Piepoli anche il sorpasso di Gianroberto Casaleggio (18 per cento) su Beppe Grillo, fermo al 16 per cento.
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