EFFETTO BREXIT: LLOYDS TAGLIERA’ 3.000 POSTI DI LAVORO
LA BANCA SALVATA CON SOLDI PUBBLICI PENSA DI CHIUDERE 200 FILIALI
Lloyds Banking Group ha annunciato che accelererà il piano di taglio dei costi per far fronte al clima economico più incerto e a una probabile picchiata della domanda di finanziamenti a seguito della decisione britannica di abbandonare l’Unione europea.
La maggiore istituzione finanziaria del Regno Unito dedicata all’attività di banca comemerciale ha presentato un piano per risparmiare 400 milioni di sterline entro la fine del prossimo anno.
Un piano che passa anche da altri 3mila tagli di personale, oltre a 200 filiali da chiudere.
Nei mesi passati, la banca guidata dall’ad Antonio Horta-Osà³rio – alla ricerca di un modo per distribuire ritorni economici agli azionisti e di render profittevole l’attività di erogazione del credito – aveva già annunciato il taglio di circa 4mila posizioni tra i suoi 75mila dipendenti.
Oltre a questi sviluppi, Lloyds ha pubblicato i conti del primo semestre dell’anno.
La banca salvata con oltre 20 miliardi di sterline dei contribuenti – durante la crisi finanziaria – è stata anche la prima a uscire allo scoperto dopo il referendum di poco più di un mese fa.
Il gruppo ha raddoppiato l’utile netto nel primo semestre e ha confermato che riuscirà a far fronte all’incertezza generata dal divorzio da Bruxelles. .
Quel che preoccupa i mercati sono piuttosto le svalutazioni, che vanno a erodere il buon lavoro fatto sul margine d’interesse e gettano qualche ombra sulla qualità del credito per il futuro.
(da “La Repubblica”)
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