ELLY SCHLEIN SI CANDIDA ALLE ELEZIONI EUROPEE, CAPOLISTA AL CENTRO E NELLE ISOLE
BONACCINI PROPONE IL NOME DI ELLY SUL SIMBOLO, CUPERLO CONTRARIO
«Sono disponibile a dare una mano con spirito di servizio, mi candido a dare una spinta a questa meravigliosa squadra e a un progetto di cambiamento del Pd e del Paese». Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma.
Secondo alcune fonti a Open sul simbolo del partito democratico, candidato per la corsa a Bruxelles, ci sarà proprio il nome della segretaria.
Un aspetto che dovrà esser votato e che sta scatenando qualche malumore interno. Schlein sarà capolista al Centro e nelle Isole, Lucia Annunziata al Sud. A precisarlo è Igor Trauffi, della segretaria Pd, nella direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma. Quella del Pd è «una squadra plurale e competente, sperando di eleggerla tutta per lavorare in Europa, mentre io sarò qua nel confronto quotidiano da segretaria, nel Parlamento, con Giorgia Meloni per le sue scelte scellerate per l’Italia».
Schlein sì o Schlein no?
La questione del nome sul simbolo sta scatenando qualche malumore dentro il Partito democratico. Secondo quanto viene riferito non è andata bene l’informazione trapelata nell’annuncio dato da Stefano Bonaccini in direzione, dopo l’intervento della segretaria, anche se è stato precisato che la scelta verrebbe «solo per questa competizione elettorale». Ci sarà una votazione al termine del dibattito, ma sulla proposta ci sono parecchie divergenze tra le anime del partito.
«Le elezioni europee non sono un’elezione monocratica. Il nome del simbolo è sempre conseguente a un modello di legge elettorale. In questo caso si vota il Pd. Mettere il nome del simbolo implica obiettivamente una identificazione che presuppone un’idea di politica e un modello di partito che fino ad oggi non è mai stato il nostro modello di partito. Noi non siamo FdI, Lega, Fi, Iv o Azione. Elly te lo dico per la considerazione e la stima che è cresciuta nei tuoi confronti in questo anno o poco più di tua segreteria: tu non sei Giorgia Meloni, non sei Matteo Salvini, non sei Tajani, non sei Renzi, non sei Calenda», ha detto intervenendo in direzione Pd Gianni Cuperlo. «Tu sei meglio di tutti questi personaggi che ho appena citato. Tu sei meglio di questi personaggi qui che ho appena citato e vieni da una cultura diversa. Guiderai questa comunità, ma sarai più forte tu e noi se rimarremo una comunità, evitando di imboccare un sentiero che non è mai stato il nostro», ha precisato. Contro questa ipotesi, ci sono diversi esponenti, secondo quanto viene riferito, anche Paola De Micheli.
(da Open)
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