FEDEZ NON HA OFFESO UN’ISTITUZIONE, MA UN ORGANISMO FRUTTO DELLA SPARTITIZIONE PARTITICA, LE ISTITUZIONI SONO ALTRE: BARACCHINI E FEDELI, FATEVENE UNA RAGIONE
PRIMA CHIEDONO L’AUDIZIONE DI FEDEZ, POI LA NEGANO E HANNO ANCORA IL CORAGGIO DI DIRE CHE FEDEZ HA OFFESO I CITTADINI: EBBENE NOI , DA CITTADINI, CI SENTIAMO OFFESI DALLA RAI, NON DA FEDEZ
‘Ci siamo già dichiarati disponibili ad accogliere la richiesta di Fedez di venire in Vigilanza’”: queste le parole del leghista Capitanio, componente della Commissione Vigilanza Rai pochi giorni fa.
Argomento la presunta “censura” nei confronti del cantante al concerto del 1 maggio. Censura che poi non c’e’ stata, ma pressione sicuramente sì.
Ma come Fedez annuncia la sua volontà di essere ascoltato dalla Commissione preannunciando nuovi elementi sulla vicenda, ecco il dietrofront della Vigilanza che accetta al massimo “una memoria scritta”.
Oggi la replica di Fedez: “Paura eh! Questi erano quelli del ‘serve un contraddittorio’” e invia una mail con tre emoticon a forma di pagliaccio.
Apriti cielo: il presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini (noto esponente di Forza Italia) commenta : “La Commissione parlamentare di Vigilanza ha rispettato Fedez, mentre lui non rispetta istituzioni. Sono amareggiato”. Piccolo inciso: se avessero rispettato Fedez non si sarebbero rimangiati la sua audizione.
Ma andiamo avanti. Arriva la nota della commissaria Valeria Fedeli (nota esponente del Pd): “Fedez è libero di esprimere il suo pensiero e la sua opinione ma irridere e offendere un’istituzione è una mancanza di rispetto non tanto e non solo verso noi commissari e commissarie ma verso le cittadine e i cittadini che le istituzioni rappresentano”.
Eh no, non ci siamo proprio.
Le Istituzioni sono altre: l’Esercito, la Marina, i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Magistratura, la Corte Costituzionale, il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, il Parlamento.
La Rai non è un’istituzione, come non lo è la Commissione di Vigilanza Rai: non a caso si chiama “commissione”, ovvero un ORGANISMO DI CONTROLLO lottizzato da nomine politiche.
Nessun cittadino ha mai scelto i suoi componenti, noi personalmente non ci sentiamo per nulla rappresentati da chi la compone, tanto per fare un esempio.
E quindi non ci sentiamo per nulla offesi da Fedez.
Ci sentiamo offesi semmai da quell’azienda a cui paghiamo un canone obbligatorio “di fatto” che interviene, direttamente o indirettamente ha poco conto, per fare pressione su un artista in merito a quello che deve o non deve dire.
Per noi ognuno ha diritto di dire quello che gli pare, se commette un reato ne risponde alla Magistratura, non a organismi politici e politicizzati.
E non ci piacciono quelli che prima invitano una persona e poi temendo quello che quello che potrebbe rivelare si rimangiano la parola.
Con o senza emoticon, il giudizio non cambia.
State sereni.
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