FORZA ITALIA, L’ADDIO DI CANGINI: “SU DRAGHI ABBIAMO CAMBIATO LINEA CONDIZIONATI DA SALVINI, UN DEMAGOGO INCAPACE DI COSTRUIRE”
“NON HO ALCUN RISPETTO PER IL POLITICO SALVINI”
Hanno detto addio due ministri di peso, Maria Stella Gelmini ieri sera e oggi Renato Brunetta. Ma la diaspora in Forza Italia dopo il no alla fiducia al governo Draghi non è finita.
Il senatore Andrea Cangini, che ieri ha votato sì alla mozione che doveva tenere in piedi la maggioranza, sta rassegnando le dimissioni: «Mi metterò ora a sbrigare le pratiche burocratiche che per la verità non conosco. Non mi ha chiamato nessuno ma so benissimo che con la decisione che ho preso ieri mi sono messo fuori dal partito, la mia è stata una scelta in coerenza con la linea tenuta fino a quel momento sull’importanza del governo Draghi, il premier aveva anche aperto su alcune richieste di Forza Italia».
Cosa è cambiato in Forza Italia?
«Inseguire Salvini sui temi e sui modi del salvinismo – dice Cangini a Open – non ho alcun rispetto per il politico Salvini. La cultura di centrodestra è realista, Salvini è un demagogo che non costruisce nulla». Dopo le due dimissioni di ieri nessun contatto con gli altri che hanno lasciato il partito fondato da Silvio Berlusconi: «Non mi sono coordinato con nessuno, ho fatto politica per dare un senso più alto a quello che faccio ma posso tornare al mio lavoro. Per ora non ho ancora sentito né Gelmini, né Brunetta. È possibile che molti pur dissentendo preferiscano restare»
(da agenzie)
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