“FRANCESCO DEVE FARE LA FINE DI QUELL’ALTRO PAPA”: ISIS? NO, L’ARCIVESCOVO DI FERRARA
IL PRELATO VICINO A CL EVOCA L’INTERVENTO DELLA MADONNA PER LIBERARSI DI PAPA FRANCESCO: “MAGARI UN MIRACOLO….”
“Speriamo che con Bergoglio la Madonna faccia il miracolo come aveva fatto con l’altro”.
Il riferimento a papa Luciani è appena velato.
La frase è dell’arcivescovo di Ferrara, Luigi Negri, alto prelato in profondo disaccordo con Francesco e punto di riferimento di Comunione e Liberazione.
Negri, allievo di don Giussani, è anche noto per aver contestato la magistratura quando incriminò Berlusconi per il caso Ruby.
A chi allora gli fece notare che gran parte del mondo cattolico era indignato sulla vicenda delle Olgettine, rispose: “L’indignazione non è un atteggiamento cattolico”. Contro la nomina dei preti di strada.
Il motivo della sua contestazione: le recenti nomine di Papa Francesco a Bologna e Palermo, diocesi per anni in mano a Cl, dei vescovi Matteo Zuppi e Corrado Lorefice , due preti di strada.
Monsignor Negri, il 28 ottobre, sul Freccia-rossa partito da Roma-Termini (testimoni oculari hanno riferito l’accaduto), ha dato libero sfogo ai suoi pensieri a voce alta, come pare sia sua abitudine, incurante dei pochi presenti nella carrozza di prima classe, con il suo segretar i o , un giovane pretino dal look della curia che conta, doppio telefonino, pronto a filtrare le telefonate dell’arcivescovo.
“Dopo le nomine di Bologna e Palermo — sbotta — posso diventare Papa anch’io. È uno scandalo. Incredibile, sono senza parole. Non ho mai visto nulla di simile”.
L’alto prelato, lasciando sbigottiti i testimoni, non si rassegna deve parlare con qualcuno, chiede al segretario di chiamare al telefono un amico di vecchia data, anche lui di Cl, Renato Farina, noto come “agente Betulla”, rincarando la dose.
Non ancora soddisfatto, continua con il giovane prete: “Sono nomine avvenute nel più assoluto disprezzo di tutte le regole, con un metodo che non rispetta niente e nessuno. La nomina a Bologna è incredibile. A Caffarra (il vescovo uscente per limiti d’età ) ho promesso che farò vedere i sorci verdi a quello lì (Zuppi): a ogni incontro non gliene farò passare una. L’altra nomina, quella di Palermo, è ancora più grave. Questo (Lorefice) ha scritto un libro sui poveri — che ne sa lui dei poveri — e su Lercaro e Dossetti, suoi modelli, due che hanno distrutto la chiesa italiana”.
Loris Mazzetti
(da “il Fatto Quotidiano”)
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