GAETANO, DARIO, RENATO E LUCIANO: CHIAMALI SE VUOI…INCIUCIONI
A FRASCATI, ALLA SCUOLA DELLA FONDAZIONE MAGNA CHARTA: MINISTRI ED ESPONENTI DEL PD E DEL PDL CELEBRANO LE LARGHE INTESE
Sono loro i nuovi padri costituenti, almeno così dicono di sentirsi: “Se tornassero in vita benedirebbero ciò che stiamo facendo: rendere la Costituzione più snella, più moderna, al passo con i tempi”.
Quattro le voci del dibattito della Fondazione Magna Charta, “Le riforme per una Carta sempre giovane”: Dario Franceschini e Luciano Violante del Pd, Gaetano Quagliariello e Renato Schifani del Pdl. Un solo afflato: “Cambiare la Costituzione è la madre di tutte le battaglie”.
Ma per vincerla Violante non smette di invocare la pacificazione: “Fare politica è sforzarsi di capire le ragioni degli altri. Occorre superare le divisibilità , recuperare il valore positivo dell’eresia perchè l’affermazione di un principio diverso da quello che si combatte non è sintomo di subalternità , dobbiamo fare lo sforzo di capire cosa pensa l’altro. Questo Governo che molti elettori del Pd e del Pdl considerano una sciagura è la sola occasione per uscire dall’immobilismo e mettere in campo una grande riforma”.
E prima di terminare, riferendosi alle firme raccolte dal Fatto, si toglie un sassolino dalla scarpa: “Chi ha firmato contro, anche intellettuali di tutto rispetto, lo ha fatto per mettersi in mostra”.
E aggiunge: “Da molti anni le legislature durano in media non piu di 18 mesi ed è una sciagura”. Raccoglie Quagliariello che assicura con una battuta: “Noi dureremo fino alla fine”. Applauso corale dei laureandi, dottorandi della Summer school della fondazione — costo 300 euro per 4 giorni vitto, alloggio al Grand Hotel Villa Tuscolana, claque compresa.
Per Violante, “i partiti vivono un rapporto difficile con la società mentre all’interno ci sono persone che hanno coraggio, capacità e respiro nazionale. Occorre liberarsi del fantasma del tradimento: se parlo con Renato (Schifani, ndr) sono un traditore e viceversa, invece con l’avversario si parla perchè chi mi impedisce di farlo è debole, non ha la forza di sostenere la propria idea”.
E Violante per Quagliariello “è un uomo con idee forti e principi profondi, diversi dai miei che rispetto ed è anche un amico personale”.
Tant’è che i due prima del dibattito si concedono una passeggiata solitaria nel parco. “Ho appena deciso con l’amico Gaetano (Quagliariello, ndr)”, rivela a chiusura del suo intervento Violante, che “sul frontespizio del testo di riforma della Costituzione scriveremo una frase di Machiavelli: ‘In ogni nostra deliberazione si debba considerare dove sono meno inconvenienti e pigliare quello per miglior partito perchè tutto netto, tutto senza sospetto non si trova mai’”.
Ecco il manifesto delle larghe intese: secondo Dario Franceschini “è l’amore per il Paese a tenere insieme. Usciremo con più cicatrici che medaglie — prosegue — ognuno delle due parti pagherà i suoi prezzi con il proprio elettorato ma alla fine la missione (tiene a sottolineare Schifani: “Ci è stata affidata da Napolitano sceso in campo a richiamare tutti all’equilibrio”) sarà compiuta”.
“Questa che molti lettori del Pd e del Pdl vedono come una sciagura è un’occasione da non perdere. C’è grande rispetto tra noi” dice Schifani. E quando gli chiediamo di commentare le parole di Mara Carfagna intervenuta nel dibattito precedente, che ha definito Massimo D’Alema e Rosy Bindi “due vecchi tromboni”, risponde: “Ma queste sono solo parole”, dice, come a sottintendere che invece i fatti li vedono uniti: cambiare la Costituzione, seppure “l’attuale struttura dei partiti non sia la situazione migliore” ammette Violante perchè “c’è un partito carismatico (il Pdl) in crisi e un altro (il Pd) confuso per motivi interni ed esterni e il M5S a sfasciare il telaio”. Grillini che la Carfagna definisce “mediocri” mentre sbirciando da un foglietto declama Einstein: “I grandi spiriti hanno sempre incontrato l’opposizione dei mediocri”.
Sandra Amurri
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