GLI ASSASSINI DI WILLY VIVEVANO NEL LUSSO MA PERCEPIVANO IL REDDITO DI CITTADINANZA
DALL’INDAGINE DELLA GDF EMERGE CHE NON NE AVEVANO DIRITTO
I quattro arrestati per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte percepivano il reddito di cittadinanza. E’ una delle conclusioni alla quale sono arrivati gli investigatori dopo i primi dieci giorni di indagine.
Lo riporta La Stampa e sottolinea una volta di più i problemi di un provvedimento congegnato per aiutare le fasce più povere della popolazione. Come scrive La Stampa, citando le immagini postate sui social dai due accusati del delitto di Willy, emerge una contraddizione tra stile di vita dei quattro e il diritto al reddito di cittadinanza.
Vivevano nel lusso, e stando all’inchiesta patrimoniale della Guardia di Finanza i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli (tutti a Rebibbia) e Francesco Belleggia (ai domiciliari) non ne avevano diritto.
Intanto proseguono le indagini sul pestaggio che ha portato alla morte del giovane capoverdiano. Secondo quanto appreso, sono stati fermati venticinque minuti dopo l’aggressione mortale a Willy Monteiro Duarte i fratelli Marco e Gabriele Bianchi accusati di omicidio volontario assieme a Mario Pincarelli e Francesco Belleggia.
Il dato emerge dalle carte dell’inchiesta condotta dalla Procura di Velletri. “I responsabili sono stati sorpresi alle ore 3.55 del mattino – scrivono gli inquirenti – dopo appena 25 minuti dal fatto, con ‘cose e tracce’ dalle quali apparivano aver commesso il fatto “immediatamente prima”. In particolare l’autovettura con la quale gli aggressori sono giunti sul luogo del delitto e poi si sono dati alla fuga, la camicia strappata indossata da Garbriele Bianchi ed il palese stato di agitazione”.
(da agenzie)
Leave a Reply