GLI “EROI DEI SUPERMERCATI” FINISCONO IN CASSA INTEGRAZIONE: LA CARREFOUR APRE LA PROCEDURA PER 4.000 DIPENDENTI
SECONDO LE STATISTICHE UFFICIALI I CONSUMI ALIMENTARI SONO AUMENTATI DELL’8%, ALTRO CHE CRISI… LA CARREFOUR APPROFITTA DEL FATTO CHE IL GOVERNO PAGA STUPIDAMENTE LA CASSA INTEGRAZIONE A TUTTI, COSI’ SCARICA SULLO STATO I COSTI E AUMENTA I PROFITTI
Gli “eroi dei supermercati”, quelli che qualcuno definiva come gli eroi di serie B perchè non lavoravano nelle corsie degli ospedali ma in mezzo agli scaffali, finiscono in cassa integrazione.
Hanno garantito l’apertura nei giorni dell’emergenza Covid e del lockdown, esponendosi al rischio del contagio. Ora iniziano ad arrivare ai sindacati le richieste di cassa integrazione da parte delle catene della grande distribuzione.
La prima è Carrefour che ha deciso di approfittare della cassa in deroga prevista dal decreto Cura Italia e ha chiesto l’ammortizzatore sociale per 4.472 dipendenti concentrati nelle regioni del Nord Italia. In particolare Piemonte e Lombardia: nella prima 1.762 dipendenti, nella seconda 1.449. Poi le altre.
Carrefour nella lettera ai sindacati di richiesta della Cassa denuncia un calo di fatturato provocato dalla crisi coronavirus e chiede di accedere allo strumento, anche perchè il settore non può approfittare degli strumenti ordinari.
E il gruppo francese calibra tutte le misure messe a punto dal governo, così da poter fare il massimo di cassa previsto.
La cassa inizierà lunedì prossimo e andrà avanti fino al 31 agosto. Periodo massimo di nove settimane per gli ipermercati di Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana, Lazio e Sardegna. Tredici settimane per gli ipermercati di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna
Peccato che i dati ufficiali dicano che le spese alimentari degli Italiani, durante il periodo Coronavirus, non siano affatto diminuiti, anzi sono aumentati dell’8,5%.
Questo è il risultato di concedere a tutti la cassa integrazione, anche a quelli che ne aprofittano per diminuire i costi e aumentare i profitti
(da agenzie)
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