GLI UNIONISTI: “NESSUN ACCORDO CON LA MAY, I COLLOQUI PROSEGUONO”
MAY ASSEDIATA, IL 60% DEGLI ELETTORI CONSERVATORI RITIENE CHE DEBBA TOGLIERE IL DISTURBO… CORBYN CI CREDE ANCORA
Nessun accordo di principio, ma solo «colloqui positivi» tra il Dup, il partito della destra unionista nordirlandese, e la premier Theresa May per un possibile sostegno ad un governo di minoranza conservatore britannico.
È quanto ha precisato il partito nordirlandese dopo che Downing Street aveva annunciato che era stato raggiunto un accordo di principio.
L’annuncio del Dup ha costretto l’ufficio della premier ad un secondo comunicato in cui si precisa che i dettagli dell’intesa saranno resi noti «come e quando» saranno finalizzati.
“I colloqui continuano”
Secondo il precedente comunicato di Downing Street, i dettagli dell’accordo di principio sarebbero stati definiti in una prima riunione di governo lunedì. Tuttavia, pur definendo i colloqui «positivi», il Dup ha però precisato che le trattative erano ancora in corso: «i colloqui continueranno la prossima settimana per lavorare sui dettagli e per raggiungere l’accordo sulle disposizioni per il nuovo Parlamento», ha detto la leader del partito della destra unionista nordirlandese, Arlene Foster. I 10 deputati del Dup sono decisivi dopo che i Tories hanno perso la maggioranza assoluta alle elezioni di giovedì.
Corbyn non si arrende
La reazione di Jeremy Corbyn non si è fatta attendere: «Posso ancora diventare primo ministro, è ancora assolutamente possibile» spiega il leader laburista al Sunday Mirror mentre sono in corso le trattative tra i conservatori di Theresa May e gli uninionisti nord irladesi che stanno negoziando per formare una maggioranza alla Camera dei Comuni dopo le elezioni di giovedì scorso in Gran Bretagna. «Non credo che May e il suo governo abbiano alcuna credibilità », ha aggiunto Corbyn.
“Johnson pronto a fare il premier”, ma lui smentisce
Un altro caso che tiene banco è quello dell’ex sindaco di Londra Boris Johnson. «Sciocchezze del Mail on Sunday, io sostengo Theresa May, andiamo avanti con il lavoro» scrive su Twitter il ministro degli Esteri britannico replicando a un articolo del quotidiano britannico secondo cui lo stesso Johnson sarebbe pronto a prendere il posto di Theresa May a Downing street.
Il giornale questa mattina titola sulla pressione sempre più forte che ambienti conservatori vicini a Johnson stanno esercitando sul primo ministro e cita le parole di un conservatore di rango vicino a Johnson secondo cui «c’è bisogno di un Brexiter, di qualcuno che possa parlare e connettersi con la gente come ha fatto Jeremy Corbyn. Qualcuno che può fare in modo che la Gran Bretagna creda di nuovo in sè stessa».
Cresce il malumore
May intanto è sempre di più sotto assedio. Dopo le dimissioni reclamate e infine ottenute, dei due suoi più stretti collaboratori, una serie di sondaggi effettuati da Survation, rivelano che il 49% degli elettori vogliono le dimissioni di May e solo il 38% ritiene che dovrebbe restare al suo posto dopo l’esito del voto di giovedì. Un altro sondaggio realizzato dal sito vicino ai Tories, Conservative Home, aggiunge che due terzi degli elettori conservatori chiedono che May si dimetta immediatamente.
Gavin Barwell il nuovo capo dello staff di Theresa May
L’ex parlamentare ed ex ministro dell’edilizia, Tory Gavin Barwell, è stato nominato da Theresa May nuovo capo del suo gabinetto. Lo riporta la Bbc. L’ex sottosegretario all’edilizia, classe 1972, è stato uno dei parlamentari che hanno perso il seggio in queste elezioni. Candidato nel collegio di Croydon, a a Londra, si è laureato in scienze naturali al Trinity College di Cambridge ed è nel partito conservatore dal 1993. È stato eletto per la prima volta a Westminster nel 2010.
(da “La Repubblica“)
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