GRILLINI A RAPPORTO ALL’AMBASCIATA USA: SE L’AVESSE FATTO MONTI SAREBBERO TUTTI A ULULARE CONTRO I SERVI DEI BANCHIERI E DEL GRUPPO BILDERBERG
IL PELLEGRINAGGIO PER DARE GARANZIE AGLI USA SU AMBIENTE, ENERGIA E SANITA’
Un incontro annunciato su Facebook da Roberta Lombardi. “Insieme a Vito Crimi e una stretta delegazione del Movimento 5 Stelle andremo a conoscere l’ambasciatore Thorne“, aveva scritto sulla sua bacheca la capogruppo a Montecitorio.
E il riassunto del meeting è stato affidato a un comunicato sempre via web, ma stavolta sul sito dell’ambasciata americana. “La riunione è stata un’occasione per approfondire la conoscenza del Movimento e la sua posizione sull’attualità italiana”, si legge.
“Un incontro — specifica l’ambasciata — teso a rafforzare la cooperazione con l’Italia”.
E da discutere, secondo il rappresentante 5 stelle Massimo Baroni, c’era tanto.
Ambiente, web, energia e sanità sono stati alcuni degli argomenti trattati.
Nessun riferimento al Muos, il sistema radar della Marina Americana che doveva essere costruito a Niscemi, e contro cui il Movimento 5 stelle aveva opposto una ferrea resistenza.
Non ci sono stati commenti specifici sulla politica italiana, se non che la situazione “è di stallo” e Crimi ha ribadito alcuni punti del programma del Movimento, tra cui il reddito di cittadinanza e la legge elettorale, con il ritorno alle preferenze.
Immaginiamo che se un incontro del genere l’avesse chiesto Monti, sarebbe stato sommerso di giudizi sul fatto di “essere servo dele banche e dei poteri forti”, con l’aggiunta di cocca con il gruppo Bilderberg.
Al circo Barnum del guitto di Sant’Ilario tappeto a stelle e striscie.
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