GRILLO INFIAMMA PIAZZA SAN GIOVANNI, OTTOCENTOMILA IN FESTA: “RISULTATO OTTENUTO, ARRENDETEVI, UNA NUOVA ITALIA CI ASPETTA”
“BERSANI DICE CHE SONO UN MILIONARIO? SOLDI GUADAGNATI, LUI E’ UN PARASSITA”….CASALEGGIO SUL PALCO, GIORNALISTI ITALIANI ESCLUSI DAL BACKTAGE, AMMESSA SOLO LA STAMPA ESTERA
«Non fate così che è tutta la notte che mi esercito per non commuovermi….»
Beppe Grillo inizia così il suo comizio finale in piazza San Giovanni, a Roma, accolto dal boato della folla.
«Non è possibile, voi siete fatti con il Photoshop. Non è possibile che siate 800 mila persone in piazza e 150 mila collegate in streaming» dice alle persone che hanno atteso per ore. «Quello che ci aspetta sarà un periodo molto difficile. C’è , però, una nuova Italia che ci aspetta e sarà bellissimo farne parte. Da qui inizia qualcosa che non c’è mai stato in questo Paese». Poi si interrompe: «Mi commuovo…».
CASALEGGIO –
Dopo il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, Grillo ha chiamato sul palco «una persona perbene», Gianroberto Casaleggio (il co-fondatore del Movimento 5 stelle più volte attaccato da chi è uscito dal movimento) in una delle sue rare apparizioni in pubblico.
«Mi ricordo un famoso slogan del 1968 si parlava di fantasia al potere – ha detto tra gli applausi, ma anche da qualche fischio – Noi abbiamo bisogno di fantasia, però oltre alla fantasia e alla creatività , abbiamo bisogno di trasparenza, di onestà , di competenza. Così cambieremo l’Italia».
SCATOLA DI TONNO
«Chi chiamavano pazzi, ma ora li abbiamo spiazzati. Apriremo il Parlamento come una scatola di tonno per vedere cosa c’è dentro.
Siamo la terza, la seconda, anzi la prima forza politica del Paese.
Io ho dato solo fuoco alla miccia: il resto lo abbiamo fatto insieme» ha detto Grillo.
E poi rivolto alle persone: «A Roma li vedete tutti i giorni, sulle loro auto blu sono sconnessi da qualunque cosa. Non hanno capito che cosa gli sta capitando. Noi siamo qui e loro nei loro teatrini, nei loro loft a mentire per la loro ultima volta. Arrendevi, ormai siete circondati».
E su Berlusconi: «Ha la congiuntivite? No ha visto bene che in piazza non ci sarebbe più andato nessuno….».
IL MILIARDARIO –
«Potevo fare il miliardario come dice Gargamella – dice Grillo riferendosi all’attacco Bersani – Lui è un figlio di un benzinaio e io sono un miliardario. No, non è così. Perchè io i soldi me li sono guadagnati, non sono un parassita come lui. E mi sono sentito in dovere di dare qualcosa in cambio agli altri, a voi. è questo il grande messaggio di questo movimento, è così che cambiamo il Paese».
E poi: «Gargamella dice che non ci sono soldi. Iniziamo a prendere un miliardo retroattivo di rimborsi elettorali. Noi non li abbiamo presi».
NAPOLITANO-
«Mi aspettavo che su Monte dei Paschi il presidente della Repubblica battesse i pugni sul tavolo e invece lui cosa ha fatto? Ha chiesto la privacy» è l’accusa di Grillo che in piazza è tornato a chiedere nazionalizzazione della banca toscana e di «mettere sotto processo tutti i vertici del Pdl degli ultimi 25 anni».
Ma non è questo l’unico passaggio che Grillo riserva al Capo dello Stato: «Invece di andarsene in Germania per quattro giorni sotto elezioni, cominciamo a capire quanto ci costa…».
REDDITO GARANTITO –
Non è stato l’unico attacco ai politici attuali. «Che ci vadano i figli della Fornero a fare un lavoro come quello dei call center» ha detto ancora Grillo chiedendo ad alta voce il «reddito minimo di cittadinanza perchè nessuno deve rimanere indietro. In questi mesi ho conosciuto la disperazione del nostro Paese. Io voglio un Paese che protegga tutti».
TUTTI A CASA –
Atmosfera pacifica e entusiasta tra i sostenitori: «Tutti a casa, mandiamoli tutti a casa» è lo slogan che a più riprese si alza sotto il palco.
«Devono andare tutti a casa… – concorda Grillo – Ma prima vogliamo un piccolo controllo fiscale su di loro. Loro hanno fatto il redditometro su di noi e noi faremo il ‘politometro’». «Quello che ci aspetta sarà un periodo molto difficile».
PALCO OFF LIMITS –
«Qua in piazza ci sono le tv di tutto il mondo, tranne le tv di casa nostra. La prima cosa che faremo è tagliare le sovvenzioni ai giornali. Questi vivono con i nostri soldi» ha detto Grillo.
In realtà , prima del suo intervento si erano vissuti momenti di tensione per la decisione di tenere il palco off-limits alla stampa italiana.
Dopo circa tre ore, però, e una trattativa tra i giornalisti italiani e lo staff di Beppe Grillo, con la mediazione di polizia e carabinieri presenti sul posto, è stato dato il via libera all’ingresso dei cronisti nell’area stampa nei pressi del palco di Piazza San Giovanni. Inizialmente potevano entrare solo i media stranieri e Sky Tg24.
(da “La Stampa”)
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