GRILLO RECUPERA L’IDENTITA’: IL “GUARDATE CIO’ CHE ERAVAMO E NON SIAMO PIU'” E’ IL CONTRARIO DEL “RINNOVAMENTO NELLA CONTINUITA'” DI DI MAIO
IL NUOVO BLOG SEGNA IL DISTACCO DI GRILLO SIA DA CASALEGGIO CHE DALLA LINEA DI DI MAIO, BASTA SAPER LEGGERE E SI CAPISCE CHE QUESTA NON E’ LA LINEA CHE AVREBBE VOLUTO
Se la forma è sostanza, la grammatica politica della nuova avventura editoriale di Beppe Grillo ha la consistenza delle decisioni destinate ad essere lo spartiacque tra un prima e un dopo.
A parte un minuscolo link disperso sopra la testata, il Movimento 5 stelle è totalmente assente dalle pagine del nuovo portale.
“Sii quel che sembri di essere”. Il consiglio che il Bruco offre ad Alice nel capolavoro di Lewis Carroll è un buon punto di partenza per il racconto di quello che succede oggi intorno all’ex comico.
Perchè l’uscita del nuovo blog segna un passo di cesura importante rispetto ai suoi ultimi tre lustri di vita pubblica. Che prova a rinnovare radicalmente la propria immagine e il racconto di sè.
Non una sezione dedicata, non un banner, non un articolo. Nulla nel nuovo blog parla del M5s. O, meglio, di quel che il Movimento è diventato con l’ascesa di Di Maio.
L’incipit con cui inizia il videopost di presentazione suona quasi come un epitaffio: “Inizia adesso un’avventura straordinaria di liberazione”.
Un nuovo inizio per Grillo, che assomiglia molto a un ritorno alle origini. Una blanda risposta a Berlusconi su pauperismo e dintorni e stop. Non c’è la politica dei partiti e del palazzo. Completamente assenti le elezioni.
Un messaggio dal peso specifico non trascurabile. Che piove come un meteorite nel furgoncino con cui Luigi Di Maio sta affrontando il suo “rally” elettorale.
Il “guardate ciò che eravamo e non siamo più” opposto con la forza delle ellissi e dei non detti al “rinnovamento nella continuità ” proposto dall’ex delfino che si è fatto capo.
È “liberazione” la parola chiave. Dal Movimento come impegno quotidiano, certo. Ma anche da quel che la sua creatura è diventata negli ultimi anni.
Una cesura netta che sembra fare eco al sibillino ringraziamento tributatogli da Luigi Di Maio durante la kermesse pescarese dell’ultimo weekend.
Parole al miele, ma tutte declinate al passato. Una girandola di “era” ed “è stato” che ha fatto parlare i critici di rottura e i simpatizzanti di nuova fase per il Movimento 5 stelle. Radicalmente diversa.
Un bivio di due strade finora comuni che piace a tanti nell’entourage politico che ruota attorno al candidato premier e agli uomini della comunicazione.
Perchè, spiegano, chi vota M5s per il suo fondatore lo farà comunque. Andando a premiare quell’elettorato incuriosito dalla possibilità di cambiamento promessa da chi non ha mai governato, ma spaventato dall’esuberanza aggressiva da sempre cifra caratteriale e politica del suo fondatore.
Ora che “l’ingombro politico” si è fatto da parte, l’ambizione è quella di fare da soli. Meglio di prima.
Una sfida che sembra essere stata raccolta, considerando che aprendo il nuovo beppegrillo.it (sganciato totalmente da Casaleggio e dall’Associazione Rousseau) ci si ritrova a leggere il Grillo delle origini.
Quello che provava a inserire nell’agenda del dibattito pubblico le energie rinnovabili, l’inquinamento, le stampanti 3d.
Oggi il tiro è cambiato. In evidenza gli interventi di Geoff Mulgan, guru della social innovation, e di Robert Muggah, esperto in sicurezza e sviluppo.
Intelligenza collettiva e metropoli sull’orlo del collasso campeggiano in apertura, seguite da robotica, rivoluzione digitale, mobilità , smart city, apprendimento nei sistemi digitali.
Il mondo è andato avanti, Grillo aggiorna i temi tornando indietro.
Se Carroll aveva visto giusto, il nuovo Grillo e l’antico Grillo si toccano e si fondono. In un’operazione che sorprendentemente spazza via con un colpo di spugna gli ultimi anni della sua vita.
Ma che invece potrebbe nascondere di più.
“Progetta il tuo futuro, ma con la matita e la gomma accanto”, titola Grillo il suo primo post.
Per cancellare quel che si è stati.
E tornare a chi si fu.
(da “Huffingtonpost”)
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