I CANDIDATI “CIVICI” SEGNALI DI UNA POLITICA FONDATA SULLA PARTECIPAZIONE FUORI DAGLI SCHEMI PARTITICI
LA GENTE E’ STANCA DEL “CAPORALATO” DELLA POLITICA: MARCHINI E LETTIERI HANNO UN APPROCCIO PRAGMATICO E NON IDEOLOGICO PER IL GOVERNO DELLE LORO CITTA’
Il “civismo” di ‪Marchini‬, a Roma, e di ‪Lettieri‬, a Napoli, sta dimostrando che il “popolo sovrano”, che le persone, hanno sì voglia “di esserci” e “di partecipare”, ma in una logica del tutto diversa e del tutto nuova rispetto al vetusto schema partitico…
La politica è partecipazione. Voglia di sognare. Capacità di cavalcare le necessità della storia e delle delle idee appassionate, irriverenti, irriguardose e lungimiranti.
Di plasmare le anime ed i sentimenti, razionali ed irrazionali, per convogliarli li verso il futuro.
Di far diventare esse stesse, “domani”, palpabile e democraticamente rivoluzionario.
La gente è stanca del “caporalato della politica”; di quelli che si arrogano posizioni e (pseudo)poteri di veto.
Quelli che stanno là giusto perchè hanno qualche altro scopo da perseguire, non sempre propriamente nobile o di “alta visione” valoriale e programmatica…
Le persone vogliono partecipare. Vogliono diventare storia che si muove. Idee che camminano. Rediviva speranza.
Ma vogliono farlo in un modo del tutto diverso dal “populismo” lepenista o pentastellato.
Marchini e Lettieri potranno anche non piacere “ai più”, ma hanno l’indiscusso merito di essere rimasti al “loro posto”; di non essersi arresi all’esito delle ultime tornate amministrative per continuare una “battaglia” di aggregazione e partecipazione – finalmente – sviscerate dal basso.
E che la strada sia quella giusta lo dimostra la rincorsa dei vari partiti “d’area” nell’appoggiarli.
La politica si fa per vincere. Si fa per governare. Il tempo del “chi sia più dotato”, quelle mere discussioni accademiche è ampiamente passato.
Al nostro Paese, dalle grandi tradizioni e dalla grande storia, dalle grandi ricchezze e dalle immense potenzialità , serve una ventata di freschezza, sia dal punto di vista delle idee, che da quello propriamente metodologico.
La grande rivoluzione liberale non si fa “sulla carta” ma appassionando i cuori delle persone e volando alto, tutti insieme
E allora delle due l’una: o si imboccherà , finalmente, e fino in fondo, il nuovo sentiero tracciato dalla storia di un popolo che, anche se pallidamente, pare ridestarsi da un lungo letargo, oppure continueremo ad essere sistematicamente travolti, tutti, dallo sterile onanismo concettuale e metodologico fino ad oggi vissuto.
Se la destra ha un senso, esso riposa in chi crede nella libertà , nell’affrancazione dal socialismo e dalla massificazione delle coscienze…
Un futuro di libertà che, dopo mesi e mesi di sterili discussioni meramente accademiche, grazie al “civismo” di uomini che non si sono arresi, finalmente sembra prendere un po di quota…
Salvatore Castello
Right BLU – La Destra Liberale
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