“I PROCESSI FINISCONO CON LA PRESCRIZIONE E LA GIUSTIZIA NON FA PIÙ PAURA A NESSUNO”
RAFFAELE GUARINIELLO, EX PM DELL’INCHIESTA THYSSENKRUPP DI TORINO, NEL 2007, COMMENTA L’ENNESIMA STRAGE SUL LAVORO, A BRANDIZZO: “NON SONO PER NULLA SORPRESO. NON ESISTE UNA STRUTTURA DELLA GIUSTIZIA PENALE DEDICATA A QUESTI REATI. C’È UNO SCONQUASSO DEGLI ORGANI ISPETTIVI E LA PREVENZIONE È DIVENTATA DIFFICILE”
“Non sono per nulla sorpreso” della strage sul lavoro a Brandizzo, afferma Raffaele Guariniello, ex pm dell’inchiesta sul rogo alla ThyssenKrupp di Torino del 2007, in un’intervista al Fatto Quotidiano. “Il messaggio che avevamo dato al paese, con il processo Thyssen, ormai è andato smarrito”, sostiene.
La causa del ripetersi degli incidenti sul lavoro, secondo l’ex magistrato, è che “la giustizia penale, in tema di sicurezza sul lavoro, non fa più paura a nessuno”. “Sempre di più quei processi, per omicidio colposo o lesioni personali colpose – spiega Guariniello -, finiscono con la prescrizione. E tutto ciò perché non esiste una struttura della giustizia penale dedicata a questi reati. Con magistrati preparati ed esperti su quei temi”.
L’ex pm punta il dito anche sullo “sconquasso degli organi ispettivi”. “La prevenzione – dice – è diventata difficile, così come la mancanza di deterrenza delle condanne per chi viola le norme”. Secondo Guariniello serve “una procura nazionale per la sicurezza sul lavoro”. “Ho mandato questa proposta all’attuale governo e anche a quelli precedenti – rivela -, la risposta è sempre stata la stessa: il silenzio”.
(da agenzie)
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