I PROGRAMMI ANTI-BERLUSCONI SONO GLI UNICI IN ATTIVO: DA FAZIO ALLA GABANELLI, DA SANTORO A FLORIS UN FIUME DI SPOT ARRICCHISCE LA RAI
SHARE E SPETTATORI IN CONTINUO AUMENTO, PER LA RAI UN AFFARE D’ORO…I CONTI IN TASCA ALLE TRASMISSIONI: QUEST’ANNO HANNO TUTTE AUMENTATO SHARE E NUMERO DI SPETTATORI
Una trasmissione televisiva è fatto non solo di volti, chiacchiere, balletti e canzoni, ma soprattutto di numeri di share, curve di ascolto, vendite pubblicitarie, costi, ricavi e in ultimo, ma proprio in ultimo, di Qualitel.
Ovvero il gradimento che il pubblico riserva ai programmi.
Un indice istituito nel contratto di servizio del 2007-2008 con cui i telespettatori, intervistati da una società commissionata dalla Rai, danno il loro parere sui programmi in onda.
Una sortadi auto-esame per la Rai, che ha dato una prima sentenza: Report di Milena Gabanelli è il programma più apprezzato.
Al seondo posto Fabio Fazio con Che tempo che fa.
I numeri non sbagliano.
Report ha registrato un ascolto medio del 13% con 3,5 milioni di spettatori.
Lo scorso anno si era fermata a 2,9 milioni e 12,35% di share. Un punto di share per i pubblicitari significano tanti soldi.
Uno spot in Rai da 30 secondi all’interno di Report costa dai 52.000 ai 58.000 euro.
Se il costo medio del programma all’anno è di circa 2 milioni, alla Rai ne rientrano più di 4.
Anche Ballarò ha incrementato gli ascolti, ottenendo una media del 16,79% con 4,5 milioni di spettatori.
Lo scorso anno la media è stata del 15,72% con 3,9 milioni di ascolti.
A fronte di 3,5 milioni di costi, Ballarò ne incassa 8.
Per 30 secondi di spot si pagano tra i 37 e 53mila euro.
Che tempo fa di Fabio Fazio ha un 14% di share di media con 4 milioni di spettatori, ma il 2 giugno è arrivato a 5,7 milioni.
Costa 10,5 milioni di euro l’anno e incassa 17 milioni: uno spot arriva a costare anche 78.000 euro.
E finiamo l’analisi con Anno Zero che ha sfondato quest’anno il muro dei 7 milioni di spettatori e del 25% di share.
Ogni puntata costa circa 200.000 euro i ricavi più del triplo: gli spot, una ventina a puntata, vengono pagati fino a 66.000 euro.
Inutile dire che essendo tutte queste trasmissioni ritenute dal premier a lui contrarie, essere contro di lui evidentemente genera maggiori introiti per la Rai.
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