I SINDACI “BIG” TRA I MENO AMATI: VINCE NARDELLA, TIENE FASSINO, DEBACLE NELLE GRANDI CITTA’
SONDAGGIO IPR: CRESCE IL CONSENSO MEDIO DEI SINDACI
A livello generale emerge che dopo anni di flessione, torna a crescere il consenso medio dei sindaci (53,4%).
Nel dettaglio colpisce particolarmente vedere in fondo alla classifica sul gradimento le prime città italiane, Bologna, Napoli, Milano e Roma.
È una debacle per gli amministratori dei principali Comuni: ad eccezione di Dario Nardella, sindaco di Firenze che addirittura vince la classifica del sondaggio Ipr Marketing per il Sole 24 Ore, e di Piero Fassino, che guadagna consensi e resta nella top ten, per Virginio Merola, Luigi De Magistris, Giuliano Pisapia e Ignazio Marino sono dolori.
Il Sole 24 Ore segnala come rilevante quel punto in più di crescita di consenso medio per i primi cittadini d’Italia.
Una conquista piccola, ma non trascurabile, perchè avviene in tempo di crisi economica e mareggiate di antipolitica, perchè è tempo di tagli e tasse.
A crescere sono i sindaci dei capoluoghi di Provincia, le città medie, spesso del nord, ma anche del sud.
L’inversione di rotta avviene anche perchè unidici mesi fa hanno cambiato giunte e consigli oltre 4 mila Comuni, con un’informata di giovani amministratori, dal punto di vista anagrafico o politico, che ancora godono della loro luna di miele con gli elettori. “La nuova graduatoria – conferma Antonio Noto di Ipr Marketing – è figlia del sentimento politico che ha guidato gli italiani nell’ultimo anno, dominato dalla richiesta di cambiamento”.
Un volto nuovo guida la classifica.
È Dario Nardella, successore di Matteo Renzi a Palazzo Vecchio: il sindaco di Firenze ottiene il 65% dei consensi, quasi 6 punti in più rispetto all’elezione.
Appena più sotto Antonio Decaro, primo cittadino di Bari, che ha tuttavia visto già erodere parte del gradimento, cedendo quasi un punto e mezzo rispetto all’elezione al 64%.
Al terzo gradino del podio l’ex renziano di ferro Giorgio Gori, che in undici mesi da sindaco di Bergamo ha visto il suo gradimento crescere di quasi 10 punti al 63%.
Da sottolineare anche la quarta posizione, di Giorgio Falcomatà , sindaco di Reggio Calabria, che ottiene il 62%.
Nella Top Ten c’è anche Piero Fassino, primo cittadino torinese, eletto nel 2011, ma forte di un gradimento in crescita, che supera il 60%.
Per gli amministratori delle altre grandi città , mala tempora currunt.
Leoluca Orlando, primo cittadino di Palermo, è al 43° posto: se il consenso al momento della sua elezione, nel 2012, era pari al 72,4%, nell’ultima rilevazione di Ipr Marketing il dato è 17 punti inferiore, al 55%.
A Napoli Luigi De Magistris registra un gradimento del 52,5% e si piazza al posto numero 58, con un consenso in calo di quasi 13 punti rispetto al momento dell’elezione nel 2011.
Stessa posizione per Marco Doria, amministratore di Genova, che cede 7 punti al 52,5%.
Bisogna scendere fino alla posizione 67 per trovare Giuliano Pisapia, sindaco della Milano dell’Expo, che dal momento della sua elezione ha visto erodersi il proprio consenso di oltre 4 punti al 51%.
Meno di un romano su due, per l’esattezza il 49,5% esprime gradimento invece per Ignazio Marino, addirittura all’82° posto, ben 14 punti e mezzo in meno rispetto al consenso registrato nel giorno della sua elezione.
Infine, al quartultimo posto, posizione numero 98, si trova Virginio Merola, sindaco di Bologna, ex fiore all’occhiello dell’amministrazione di sinistra, con sei punti di consenso persi e un gradimento fermo al 44%.
Da evidenziare infine la performance dei primi cittadini a 5 Stelle.
Sono al 43° posto sia Federico Pizzarotti, sindaco di Parma (-5 punti dall’elezione al 55%), sia Federico Piccitto, primo cittadino di Ragusa (-14,4 punti al 55%), mentre il livornese Filippo Nogarin è al 76° posto, con 3 punti in meno al 50%.
(da “Huffingtonpost”)
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