I TIFOSI INGLESI FISCHIANO L’INNO DELL’ITALIA, LA REAZIONE RABBIOSA DEGLI AZZURRI
UNA SCENA VERGOGNOSA: NON SONO BASTATI GLI APPELLI DELL’ALLENATORE SOUTHGATE E DI LINEKER
I fischi dei tifosi inglesi all’inno nazionale Fratelli d’Italia. Un brutto momento andato in onda in diretta TV, a pochi istanti dall’inizio della finale degli Europei a Wembley.
Il canto degli Azzurri e dei circa seimila tifosi presenti allo stadio di Wembley è stato accompagnato dal sottofondo, rumoroso e irrispettoso, dei sibili e dei buuu di una larga parte dei sostenitori d’Oltremanica.
La reazione dei calciatori è stata rabbiosa, hanno urlato le parole delle strofe con maggiore determinazione e hanno tratto forza da quella situazione, caricandosi reciprocamente nonostante il clima di ostilità.
Un episodio che fa il paio con gli sputi sulle bandiere tricolori, calpestate e stracciate, e con il pandemonio scatenato nei pressi dell’albergo dove alloggiavano staff e formazione tricolore.
Non sono bastati gli appelli del commissario tecnico dei Tre Leoni, Gareth Southgate, e nemmeno la presa di posizione molto decisa di Gary Lineker.
L’ex attaccante, oggi opinionista tv, e il ct della selezione avevano definito “maleducato e incivile” quell’atteggiamento che ha fatto capolino anche in altre occasioni durante il torneo.
E così quel motto “it’s coming home” (“sta tornando a casa”) che ha scandito l’avventura e il cammino dell’Inghilterra è entrato nel corredo accessorio delle cose peggiori espresse in queste ultime ore.
Quanto accaduto nell’impianto è solo la punta dell’iceberg rispetto ad altri episodi avvenuti di recente: dagli insulti alla bimba tedesca che piange per la sconfitta della Germania (inquadrata sul maxischermo, divenne oggetto di scherno all’interno di Wembley e sui social) fino all’aggressione subita da parte di una famiglia di tifosi della Danimarca, eliminata in semifinale da un rigore molto discusso assegnato a Sterling.
Scene di ordinaria follia hanno caratterizzato anche tutto il pre-partita a causa dei tafferugli scoppiati all’esterno dello stadio di Londra. Un prologo pessimo per un evento tanto atteso. L’afflusso verso l’impianto è stato turbolento, funestato anche dagli scontri con le forze dell’ordine. Non solo futili motivi ma anche il tentativo di sfondare il cordone di sicurezza e avere accesso alle gradinate nonostante molti di loro fossero senza biglietto.
(da agenzie)
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