IL COMPLOTTO NON È STATO SOLO LA FREGNACCIA CASALINGA DI MEZZA ESTATE MA IL BALLO DELLE DEBUTTANTI NELLA STORIA D’ITALIA, IL PAESE DELLE PATACCHE E DEI FINTI MISTERI
SENZA INVENTARSI UNA BELLA COSPIRAZIONE NON SI COSTRUISCE NESSUNA LEADERSHIP IN ITALIA, E QUI C’È PERSINO LA NOVITÀ DEL COMPLOTTO COME SCUDO SPAZIALE. UNA VOLTA C’ERANO LA MANONA DELLA CIA O LA MANINA DI ANDREOTTI, ORA CI SONO LE ZAMPETTE DI RENZI, DEI PM E DEI GIORNALISTI DI SINISTRA. BISOGNA ACCONTENTARSI
Senza inventarsi una bella cospirazione non si costruisce nessuna leadership in Italia, e qui c’è persino la novità del complotto come scudo spaziale. Una sorella non è certo una partner in crime per trasmissione naturale, ma nel caso un giorno davvero Arianna fosse indagata, la denuncia del complotto è come la Strategic Defense Initiative (Sdi) che fu promossa da Reagan sia per intercettare i missili nucleari, sia per scoraggiare il nemico a usarli.
Ecco perché “il complotto delle sorelle” non è stato solo la fregnaccia casalinga di mezza estate, il botto d’ira accaldato delle due Meloni con il sangue caliente delle Contesse di Montecristo. Per le sorelle è stato anche il balletto delle debuttanti nella storia d’Italia, che è storia di crimini e delitti politici, ma anche di finti complotti denunciati, raccontati, favoleggiati, falsi autenticati per coprire l’inadeguatezza, patacche–rifugio svelate con accanimento dai pistaroli che, con la lente di Sherlock Holmes, denunciano i (falsi) complotti subiti dalla parte politica amica e smontano con sarcasmo i (falsi) complotti subiti dagli avversari.
Una volta c’erano la manona della Cia o la manina di Andreotti e ora, nel “complotto delle sorelle”, ci sono le zampette di Renzi, dei pm come categoria, e dei giornalisti di sinistra, tutti. Bisogna accontentarsi di quel che offre lo Spirito del Tempo.
Nella decadenza, invece di “sette sorelle”, a creare l’atmosfera bastano due sorelle, che è la piccola novità che il laboratorio Italia offre al mondo dominato dai fratelli. Si parte da Caino e Abele, e poi Romolo e Remo, i fratelli dei re, soprattutto di Francia e Inghilterra, sino a William contro Harry, e poi i Kennedy e la destra monozigote dei Kaczynski.
Ebbene, invece della fratellanza spesso ostile, Giorgia propone la sorellanza sempre solidale, che è lo ius sanguinis italiano, l’interim per nascita. Bella e pericolosa, la sorellanza ha il sigillo del cognome per fare e disfare, per giudicare e mandare “secondo ch’avvinghia”: in Rai, nelle ferrovie, nel sottogoverno, nel condominio.
Le sorelle sono sempre complici, anche quando si imbrogliano nell’imbroglio dello scudo spaziale.
Come diceva Victor Hugo «sono due dita della stessa mano».
(da Repubblica)
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