IL DIRETTORE DELLA “GAZZETTA DI LUCCA” CHE AUGURA UN “MALE INCURABILE” ALLA BOLDRINI
UN ANNO FA VOLEVA FUCILARE ALLA SCHIENA RENZI… DI QUESTO PASSO E’ AUSPICABILE UN TSO URGENTE
Aldo Grandi è il direttore responsabile della Gazzetta di Lucca. L’anno scorso Grandi era finito al centro delle polemiche perchè aveva scritto che Matteo Renzi — all’epoca ancora Presidente del Consiglio — era un «ex boy-scout traditore da mettere al muro e fucilare nella schiena».
In quell’occasione Grandi si era difeso parlando di “una provocazione” e che si trattava di una frase “metaforica” perchè la fucilazione “non esiste più”.
Qualche anno prima, nel 2013, Grandi aveva ricevuto la solidarietà di Forza Nuova in seguito ad un esposto all’Ordine dei giornalisti da parte dell’Associazione Carta di Roma che lo accusava di istigazione all’odio razziale, per aver usato ripetutamente la parola “clandestino”.
In un editoriale dal titolo “Laura Boldrini un male incurabile” questa volta Grandi se la prende con la presidente della Camera. Colpevole, a suo dire, “di aver fatto entrare cani e porci con la conseguenza che, ormai, ovunque regnano degrado e anarchia”.
Ed è proprio la Presidente della Camera alla guida di quei politici che “ci hanno fatto invadere da milioni di persone con altre culture, religioni, usanze”
Ovviamente non c’è nessuna invasione e non sono arrivati “milioni di persone”. Ma sono dettagli.
A quanto pare però Grandi ha imparato la lezione dell’anno scorso e non incita alla violenza contro la Boldrini. Preferisce augurarle un male incurabile
“Noi, di fronte a questo tradimento, dovremmo, forse, ricorrere alla violenza? No. Assolutamente. Ci resta, a noi che siamo seguaci di una religione che cerca nel destino le tracce di speranza per guardare con ottimismo al futuro, solo una speranza: pregare e pregare con tanta intensità da sperare di poter riuscire, prima o poi — meglio prima che poi — a far sì che Laura Boldrini venga colpita da un male incurabile, di quei mali che non ti chiedono il permesso quando vogliono entrarti dentro, di quei mali che, al pari dell’arroganza del Potere, non si peritano di chiedere scusa se provocano sofferenze, dolori, devastazioni, stravolgimenti sociali, di quei mali che quando scelgono di partire, non hanno bisogno di alcuna autorizzazione per sbarcare le proprie cellule malate nei disordinati porti della nostra esistenza: nè più nè meno di come, adesso, ognuno fa il comodo suo scendendo e sbarcando in tutte quelle città d’Italia dove non c’è un cane che sia lì a testimoniare la sovranità e il rispetto di questo popolo al quale noi e soltanto noi — non la classe politica che ci governa — ha il diritto di sentirsi parte integrante.
Un tumore insomma, uno di quelli che provocano sofferenze, dolori e devastazioni. E proprio ad un tumore Grandi paragona non solo la Boldrini ma anche tutti i migranti e i rifugiati che sono arrivati nel nostro Paese.
Per difendersi Grandi ha postato sul suo profilo il commento di un amico sedicente neofascista nel quale si spiega che ha totalmente ragione.
Perchè — si legge — i migranti che arrivano in Italia ” sono solo clandestini fuoriusciti dalle galere libiche dopo la morte di Gheddafi” e non sono i veri “poveri africani”. Peccato che nelle galere libiche di Gheddafi, che in realtà bisognerebbe avere il coraggio di chiamare campi di concentramento (ma è chiaro il pudore di alcuni a farlo) dove il Colonnello rinchiudeva i disperati che arrivavano in Libia per impedire che venissero in Europa.
Queste persone, trattate in condizioni disumane, venivano usate dalla buonanima del dittatore libico come arma per ricattare l’Italia.
Senza dimenticare che tra coloro che arrivano ci sono molte persone che hanno diritto all’asilo politico e molti bambini. Anche loro detenuti nei campi assieme alle loro madri (che venivano stuprate). Chiaramente tutti pericolosissimi criminali.
A certi sedicenti fasci da operetta sarebbe opportuno far rileggere le testimonianze di tanti “fascisti veri” che hanno vissuto in Libia nel dopoguerra e che sono stati depredati da quell’infame figuro di Gheddafi di tutti i loro beni e cacciati dal Paese.
Mentre il governo italiano continuava a pagare a quel losco criminale inesistenti danni di guerra a milionate .
Tso obbligatorio urgente per chi manipola la storia e augura tumori.
In alternativa calci in culo.
(da “Next Quotidiano”)
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