IL FILM SU CUCCHI CONQUISTA TUTTI: “DEVASTANTE, ASFISSIA SENZA RISCATTO. BORGHI SUBLIME”
I COMMENTI SUL FILM “SULLA MIA PELLE”: DEVASTANTE E SUBLIME
Nel giorno del rilascio del film “Sulla mia pelle”, i commenti di chi l’ha guardato possono essere riassunti in due soli aggettivi: devastante e sublime.
“Devastante” per una pellicola che colpisce con violenza, limitandosi a raccontare i fatti.
“Sublime” per l’interpretazione di Alessandro Borghi, che ha vestito i panni di Stefano Cucchi con una credibilità tale da far dimenticare di trovarsi di fronte a un film e non a un documentario.
Il 12 settembre, il lungometraggio di Alessandro Cremonini è stato rilasciato in contemporanea sulla piattaforma streaming Netflix e nei cinema italiani.
In tantissimi, dopo la visione, hanno sentito l’esigenza di commentare pubblicamente quanto appena visto, di condividere sui social un sentito applauso a un’opera che, scrivono in tanti, “deve esser vista”.
“È un film devastante. Perchè non amplifica, perchè evita la santificazione di Cucchi, perchè asfissia senza ricatto. E perchè, oltretutto, suggerisce che in realtà sia andata anche peggio di così. Spaventosa la prova di Borghi”, commenta un utente su Twitter. “Ho visto il film sulla morte di Stefano Cucchi e non sono riuscita a chiudere occhio. Mi ha fatto sentire spezzata. Sono andata a rileggere i verbali del processo d’appello. Borghi sublime”, si accoda un altro.
Un film che non lascia solo pensieri, tocca a livello fisico, scuote, disturba: “Ti dilania e ti restituisce ogni cazzotto, ogni calcio e ogni singola violenza costata la vita a Cucchi”; “È un nodo in pancia violento che tutte le coscienze dovrebbero guardare”; “Devastante”.
Molti citano De Andrè e la sua canzone “Il Blasfemo”, e mentre nelle cuffie risuonano i versi della sua canzone – “Non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte, mi cercarono l’anima a forza di botte” – resta una consapevolezza a gelare il sangue: Stefano Cucchi poteva essere chiunque di noi.
(da agenzie)
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