“IL PERMESSO AGLI IMMIGRATI E’ PREMATURO”: L’EUROPA BOCCIA MARONI
“NON C’E’ ANCORA UNA FORTE PRESSIONE DI MIGRANTI CHE GIUSTIFICHI LA MISURA”… IL GOVERNO ITALIANO SPERAVA DI SCARICARE I TUNISINI NELL’AMBITO UE E COSI’ EVITARE I CAMPI AL NORD…MARONI REPLICA: “TANTO VALE USCIRE DALL’EUROPA”; MA PER ADESSO FUORI DAI GANGHERI CI VA SOLO LUI
Attivare la direttiva europea per la protezione temporanea dei rifugiati è prematuro.
Lo ha ribadito oggi, dopo la secca bocciatura di ieri, il commissario europeo Cecilia Mallstrom a margine della riunione dei ministri degli Interni che si è tenuta in Lussemburgo.
L’esponente della Commissione europea ha ribadito come quelle norme risalgano ai tempi del conflitto in Kosovo che riguardavano una situazione di “centinaia di migliaia di profughi. E non siamo ancora a questo punto”.
Con queste motivazioni il consiglio europeo ha bocciato la proposta italiana e maltese di attivare la direttiva 55 del 2001, così da estendere la protezione temporanea concessa dall’Italia ai migranti provenienti dal Nord Africa al resto del Continente. Condizione necessaria per fare diventare operativa la direttiva è che ci sia una fortissima pressione di migranti da paesi in conflitto. Come sostiene la Malmstrom, “la maggioranza dei paesi ritiene che la direttiva puo’ essere utilizzata, ma non ci troviamo ancora in una situazione tale da far scattare il meccanismo”
La Malmstrom ha anche enumerato le iniziative europee per fare fronte all’emergenza profughi che coinvolge il nostro paese: “Abbiamo dato assistenza, messo a disposizione stanziamenti e la missione Frontex. Inoltre ci sono i fondi strutturali che possono essere utilizzati a Lampedusa”.
Il commissario ha poi precisato che l’Italia ha tutto il diritto di concedere permessi di soggiorno temporanei, ma perchè questi siano validi anche nell’Area Schengen, “devono rispettare i criteri previsti dall’Unione europea”.
«Non possiamo accettare – aveva spiegato il ministro dell’Interno tedesco Hans Peter Friederich nel corso della riunione con i suoi colleghi europei in Lussemburgo – che immigrati economici in gran numero vengano in Europa passando per l’Italia”.
“Constatiamo – ha detto Friedrich – che gli italiani stanno concedendo dei permessi di soggiorno provvisori che “de facto” permettono ai migranti di venire in Europa. I francesi stanno rafforzando i controlli, e l’Austria ci sta riflettendo. Non sarebbe nell’interesse dell’Europa – ha sottolineato il ministro tedesco – essere costretti a introdurre nuovi controlli alle frontiere; speriamo che gli italiani compiano il loro dovere».
«Dobbiamo fare in modo – ha concluso Friedrich – che la situazione migliori nei Paesi di origine (dei migranti, ndr), e che controlli rigorosi da parte di Tunisia e Italia evitino che i migranti vengano in Europa».
«La Commissione ha ragione», ha osservato, da parte sua, il ministro dell’Interno spagnolo Rubalcaba.
«Non si può attivare la clausola di solidarietà di fronte a questa situazione. I migranti tunisini – ha sottolineato il ministro spagnolo – sono illegali, e bisogna riportarli in Tunisia».
All’obiezione dei cronisti circa la mancanza di volontà di Tunisi di riprenderli, Rubalcaba ha risposto: «Deve accettarli».
Lo spagnolo si è detto «favorevole al fatto che l’Europa resti una regione d’asilo, uno spazio in cui quelli che hanno problemi possono venire e trovare la libertà , ma bisogna dire chiaramente che gli immigrati illegali devono tornare a casa loro; quelli arrivati dalla Tunisia – ha insistito il ministro spagnolo – sono per la maggior parte migranti economici e non hanno diritto all’asilo».
Amara la prima reazione del ministro italiano dell’Interno, Roberto Maroni: nell’emergenza immigrazione l’Italia «è stata lasciata sola» dall’Europa e quindi «mi chiedo se abbia un senso continuare a far parte dell’Unione europea.
«È stato un incontro deludente – ha aggiunto il ministro – e la linea passata è quella che l’Italia deve fare da sola”.
D’altronde va rimarcato che altri Paesi hanno accolto 4 volte il numero attuale di profughi per ragioni umanitarie (vedi Germania) e non hanno chiesto aiuto a nessuno.
Tutto nasce dalla volontà della Lega di “liberarsi” dei profughi al più presto senza dover accoglierli al Nord per ragioni meramente elettorali.
Per ora infatti li ha scaricati tutti al centro-sud.
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