IL PRECONSIGLIO DEI MINISTRI SMONTA IL DECRETO SICUREZZA BIS DI SALVINI
GLI UFFICI GIURIDICI: “UN PASTROCCHIO PIENO DI NORME INCOSTITUZIONALI”
Punto per punto, un’obiezione dopo l’altra. I tecnici degli uffici giuridici di palazzo Chigi, quelli dei ministeri a guida M5s ma anche di quelli a guida leghista, stanno smontando passo passo il decreto Sicurezza bis presentato da Matteo Salvini.
Il preconsiglio, l’organo chiamato a valutare tecnicamente i testi prima del loro arrivo in Consiglio dei ministri, si è riunito per quattro ore e andrà avanti anche domani alla ricerca di una quadra che adesso appare distante.
Parlando dei mancati rimpatri Luigi Di Maio aveva definito il leader della Lega “uno studente che non ha fatto i compiti a casa”, adesso dicono fonti vicine al capo politico grillino i “compiti sono stati fatti davvero male. Questo decreto è un pastrocchio”.
E alla forzatura di Salvini, che vuole a tutti i costi che il suo provvedimento arrivi sul tavolo di Palazzo Chigi lunedì, Di Maio ha risposto accelerando l’iter del decreto natalità , che prevede l’istituzione presso il ministero del Lavoro di un fondo per la famiglia, materia che in teoria sarebbe appannaggio del ministro leghista Lorenzo Fontana.
Un dito in un occhio per il Carroccio, che infatti reagisce dicendo che “è una norma manifesto che non avrebbe attuazione ed effetti immediati”.
Se queste sono le premesse, nel prossimo Cdm il premier Giuseppe Conte dovrà faticare per cercare di arrivare a una sintesi.
Di certo – viene sottolineato – “così com’è il decreto Sicurezza bis non può arrivare”. E se Salvini dovesse forzare la mano, i ministri M5s si asterrano convinti che sarà poi il Colle a bocciarlo, mentre la Lega casomai si asterrà su quella natalità .
In pratica i 5Stelle lo giudicano “impresentabile” e fanno presente che non è stato concordato. Il titolare del Viminale è pronto a iniziare un braccio di ferro con l’alleato a pochi giorni dal voto.
Lunedì si riunirà il Consiglio dei ministri per iniziare la discussione sul decreto Sicurezza bis. Se non dovesse passare, i leghisti si preparano a dare la colpa all’alleato.
Per i grillini “ma quello presentato è un pastrocchio incostituzionale”. In particolare nella parte in cui vengono attribuiti maggiori poteri e competenze al Viminale.
Tanto che gli uffici del ministero della Difesa e dei Trasporti, i due dicasteri a guida pentastellata ai quali verrebbero sottratte alcune dello loro competenze, hanno già rilevato diversi profili di incostituzionalità .
Tra questi anche per quanto riguarda l’articolo che inserisce le multe fino a 50mila euro per le navi che non rispettano le istruzioni delle autorità competenti o dello Stato di appartenenza dell’imbarcazione. Secondo i pentastellati l’Unione europea potrebbe anche aprire una procedura di inflazione.
(da “Huffingtonpost“)
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