IL SUSSIDIARIO DI QUINTA ELEMENTARE CHE SCAMBIA I PROFUGHI PER CLANDESTINI E’ FRUTTO DELLA CONTRAFFAZIONE SALVINIANA DELLA REALTA’ E DEL DIRITTO
ESPLODE LA POLEMICA SU UN LIBRO DI TESTO CHE VUOL FAR CREDERE CHE GLI IMMIGRATI SIANO UNA MINACCIA
Profughi come clandestini? E quell’integrazione, difficile, che vede i residenti considerare gli “immigrati” una “minaccia”.
Un sussidiario usato in una scuola primaria pubblica di Monza — e in altri istituti in tutta Italia — fa scoppiare la polemica sui social e la trasferisce al mondo politico.
Nelle due schede oggetto della contesa si parla prima di “cervelli in fuga” italiani e poi di “clandestini”.
“È aumentata la presenza di stranieri provenienti soprattutto dai paesi asiatici e dal Nordafrica”, si legge nel testo destinato alla scuola primaria.
“Molti vengono accolti nei centri di assistenza per i profughi e sono clandestini, cioè la loro permanenza in Italia non è autorizzata dalla legge” ( e qui l’ignoranza o il tarocco è evidente)
La foto della pagina viene postata da una mamma e rilanciata dal Baobab, realtà che dal 2015 si occupa di migranti transitanti a Roma.
“Qualcuno deve risponderne”, scrivono i volontari. “Nelle nostre città gli immigrati vivono spesso in condizioni precarie: non trovano un lavoro, seppure umile e pesante, nè case dignitose”, si legge ancora nel libro.
“Perciò la loro integrazione è difficile: per motivi economici e sociali, i residenti talvolta li considerano una minaccia per il proprio benessere e manifestano intolleranza nei loro confronti”.
“È inaccettabile, non solo per un genitore”, dice Sara, la mamma che ha pubblicato la foto del libro. “Giuridicamente un profugo non è un clandestino. Perchè farlo credere ai bambini?”.
Nel paragrafo precedente si legge, parlando di italiani: “Molti giovani laureati non riescono a trovare un lavoro qualificato. Perciò tanti si trasferiscono all’estero, dove sperano di trovare un’occupazione adeguata al loro livello di studio e al loro talento: è la cosiddetta ‘fuga dei cervelli’. Questo fenomeno è un danno per il nostro paese, perchè perde persone capaci e preparate, che potrebbero contribuire allo sviluppo dell’Italia”. “Perchè far credere loro che gli italiani all’estero sono ‘fuga di cervelli’ e gli immigrati un peso sociale e un pericolo?”, si chiede ancora Sara. “Quando la smetteremo di far pensare alla gente che gli immigrati sono brutti e cattivi? Ecco, vedere l’ennesimo tentativo, ma rivolto a bambini, è davvero inaccettabile”.
“Questi libri sono stati adottati per formare i cittadini di domani all’intolleranza. Chi ha scelto questo testo?”, si chiede l’ex sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini.
Viene criticata anche la copertina del libro dal titolo “Diventa protagonista”, scritto da Berardi, Giorgi e Rubaudo per Il capitello: da un lato un bimbo con casco da cantiere impegnato a studiare un progetto da ingegnere o architetto. Accanto a lui una ragazzina con abito ancellare che trasporta un vaso in testa.
La casa editrice torinese interviene: “In caso di eventuali inesattezze c’e’ totale disponibilità a cambiare. Se abbiamo scritto qualcosa di sbagliato chiederemo a tutti di darci dei suggerimenti per una correzione idonea che possa dare spiegazioni con termini semplici, visto che ci rivolgiamo a bambini delle elementari”.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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