IL VERO PANIZ? VE LO SVELIAMO NOI
LA LETTERA AL “FATTO” DEI NIPOTI DELL’AVV.PERALE, TITOLARE DELLO STUDIO BELLUNESE IN CUI PANIZ SI ERA FATTO LE OSSA… QUANDO SI AMMALO’, PANIZ GLI PORTO’ VIA TUTTI I CLIENTI, SALVO POI CONTINUARE A CITARLO COME “MAESTRO”
Caro Direttore,
scriviamo in merito all’intervista all’onorevole Paniz pubblicata su queste vostre pagine il giorno 27 aprile a firma di Luca Telese.
Intervista in cui l’avvocato Paniz, riferendosi a un precedente articolo a lui riferito (21 aprile), sottolineava: “Avete scritto che ho raggirato il primo avvocato che mi ha dato lavoro e non è vero. Al punto che la famiglia mi ha chiesto di commemorarlo”.
Sicuramente l’avvocato Paniz ha imparato bene il mestiere nello studio dell’avvocato Agostino Perale, al tempo non anziano e non malato.
“Devo tutto all’avvocato Perale, tutto” ebbe infatti a dire in occasione di un ricordo pubblico — nessuna commemorazione — al quale partecipò per sua spontanea e rispettabile iniziativa, ma non certo chiamato dalla famiglia.
Quello che è sgradito a chi scrive è che la figura, la professionalità , ma ancor prima la persona dell’avvocato Perale, seppur lentamente, vengano accostate a uno scenario che reputiamo di infimo livello politico e sociale.
Per l’avvocato Perale l’indefettibilità dell’etica del fare sociale e della morale politica (amore per la polis, per la città di tutti) erano valori immobili, imprescindibili; sicuramente oggi l’avvocato Perale, se potesse farlo, si discosterebbe totalmente e condannerebbe piuttosto, senza sconti, le indifendibili — a parere di chi scrive — prese di posizione di chi, come l’onorevole Paniz ha fatto in questo giornale, si erge a sostenitore e difensore di un fare politico in cui l’avvocato Perale non si sarebbe mai, e sottolineiamo mai, riconosciuto.
Il pensiero e l’agire politico e professionale dell’avvocato Paniz non sono affar nostro e non spetta a noi giudicarli; così come non è nostra intenzione entrare in polemica con una persona con cui non desideriamo avere nullla a che fare.
Preghiamo solo l’onorevole Paniz, su queste stesse pagine in cui lui ha creduto opportuno farlo, di non avvalersi ancora dell’avvocato Perale, seppur non citandolo direttamente ma a lui evidentemente e palesemente riferendosi, a “difesa” della sua persona, politico o avvocato che sia.
Sicuramente conosciamo meglio noi il nonno, avvocato, amministratore, staffetta partigiana, esempio riconosciuto d’impegno civile per la città di Belluno, piuttosto che l’onorevole Paniz.
E su questo non è aperta discussione.
I nipoti dell’avvocato Agostino Perale
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