INTERVISTA A CACCIARI: “CHE POTREBBE MAI COMBINARE RENZI DI DIVERSO DA LETTA?!
“BALLETTO PERICOLOSO, OCCORRE UN PIANO CONTRO LA DISOCCUPAZIONE, MA VEDO SOLO UN DIALOGO TRA SORDI”
«Semplicemente inaudito».
Che cosa, professor Cacciari?
«Con questi chiari di luna, con il Paese sprofondato in una crisi senza precedenti, ci si diletta a parlare di rimpasti, staffette, elezioni anticipate: ma siamo matti?».
Vede delle alternative?
«Le forze di governo definiscano al più presto un programma decente per affrontare l’emergenza occupazione e favorire la ripresa industriale. Ma basta con questi balletti tra sordi: io faccio molta fatica a capire Renzi».
Il segretario del Pd sta sbagliando le sue mosse?
«Non da solo. Per quel che lo riguarda, davvero non capisco quale convenienza possa avere a tenere accesa l’attenzione su questa cosa della staffetta: se la fa, Renzi si disfa».
Però in tv il leader del Pd l’ha appena esclusa, con quel «chi ce lo fa fare?» ad andare al governo senza passare attraverso il voto.
«E allora deve spiegare perchè continua a tenere sotto stress l’esecutivo. Solo per tenere viva la sua immagine? E poi: quand’anche arrivasse a Palazzo Chigi, che cosa potrebbe mai combinare Renzi di diverso da Letta? Il presidente del Consiglio fa quel che può, e anche maluccio, se si considerano le enormi difficoltà del Paese. Ma lui farebbe meglio? E con chi, poi?».
Un consiglio a Renzi?
«Eviti la staffetta, e anche la tentazione di andare al voto anticipato prima dei famosi diciotto mesi. In entrambi i casi si rovina, questo è sicuro. Potrebbe e dovrebbe, invece, svolgere un ruolo determinante nel dettare una nuova agenda al governo. Magari ci mandi dentro due o tre dei suoi uomini, ma si tolga dalla testa l’idea suicida di un suo coinvolgimento diretto».
Tutti appesi alla data del 20 febbraio, quando ci sarà la direzione del Pd…
«Tutto tempo sprecato. È un’attesa inutile e dannosa, se si continua con questo balletto va a finire che anche Renzi viene risucchiato nella morta gora della politica. Stia molto attento, lui e tutti gli altri del Pd: sarebbe un disastro».
Perchè?
«Se ci giochiamo anche Renzi, non resta più niente. Alle prossime elezioni mica si può tornare con Prodi o Berlusconi. Cerchiamo di salvaguardare quel piccolo patrimonio che il sindaco di Firenze senza dubbio rappresenta: è giovane, è un animale politico, ha dimostrato indubbie capacità . E secondo me può anche avere la stoffa, se solo si sottrae a questi balletti risibili. Legga Machiavelli…».
Prego, professore?
«Lo legga quando descrive la “virtù ordinata”. Lo vedo un po’ bulimico, ma non c’è dubbio che sia virtuoso. Ecco, si dia una regolata, metta un po’ d’ordine in questa sua virtù».
Rodolfo Sala
(da “La Repubblica“)
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