INTERVISTA A CHIAMPARINO: “LA LEGISLATURA VA AVANTI”
“IL PD DI TORINO? ESISTE UN PROBLEMA”
“Come diceva un vecchio giornale socialista, adesso si va avanti”. Sergio Chiamparino è travolto dalla valanga di telefonate, mail, sms, contatti che si sono scatenati dopo la notizia che il Tar ha di fatto cestinato tutti i dubbi sulla validità della sua elezione causa firme false.
Ma quando lo si raggiunge al telefono è visibilmente soddisfatto, e non si lascia scappare l’occasione della battuta
Presidente, quindi la legislatura è salva?
Direi proprio di sì. È stato innanzitutto ristabilito un principio di legalità , e chiarito che tutta questa vicenda non tocca minimamente la mia elezione.
E adesso che succede?
Come diceva un vecchio giornale socialista, adesso si va avanti. Continuiamo a lavorare per non tradire il mandato che ci hanno dato i cittadini.
Qualcuno aveva sostenuto che lei in fondo le elezioni le avrebbe preferite.
È falso. E non è affatto corretto quanto sostenuto dal Fatto quotidiano, secondo il quale sarei voluto fuggire per non essere in carica quando arriverà il default. La verità è un’altra, l’esatto opposto. E cioè che stiamo lavorando per portare avanti le riforme avviate e per sistemare una volta per tutte i bilanci della Regione.
Rimane il problema di Torino.
Sì, ma non inficia la validità della mia elezione.
Vero, però più volte lei ha sottolineato che c’era anzitutto un problema all’interno del partito.
Esiste sicuramente un problema. Dovranno aprire una riflessione, ed è bene che comincino a farla. Tra l’altro se vogliono io do la mia massima disponibilità ad un confronto. Attenzione: non voglio dire a nessuno cosa deve fare e come farlo. Dico semplicemente che se lo si desidera posso portare il mio contributo, ma la riflessione la devono fare loro.
Ha sentito Matteo Renzi e i vertici del partito?
Appena ho saputo della notizia ho mandato un sms a Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani. Mi hanno risposto con messaggi di grandi felicitazioni. Altro non so. Sa, nella confusione di questi minuti ho dato il cellulare alla mia collaboratrice…
(da “Huffingtonpost“)
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