INTERVISTA A LAURA BOLDRINI: “SALVINI INFETTA LA SOCIETA'”
“SPADAFORA E’ COME ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE, ORA E’ A UN BIVIO: QUANTO VALGONO I SUOI PRINCIPI?”
“Prendo atto positivamente di quello che ha detto Spadafora…”, si sgola Laura Boldrini. Seduta in un divanetto del Transatlantico, l’ex presidente della Camera conviene con le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle Pari opportunità che oggi dalle colonne di Repubblica si è scagliato contro Salvini colpevole di utilizzare un linguaggio che alimenta l’odio maschilistica.
Presidente, fatta questa premessa: ha ragione Spadafora nell’accusare il leader del Carroccio?
“Ripeto, ho apprezzato la sua intervista. Ma mi sembra un po’ Alice nel Paese delle Meraviglie. Era nota a tutti la violenza verbale di Salvini. Non dimentichiamoci le bambole gonfiabili, oppure le ragazze che lo hanno attaccato esposte nelle sue pagine facebook o twitter. Ecco perchè mi appare poco credibile la posizione di Spadafora”.
Se lei si trovasse al posto di Spadafora come si comporterebbe?
“Non ha alternative Spadafora. A questo punto deve tirare le somme: vuole restare fedele ai suoi princìpi oppure desidera continuare l’esperienza di Governo con chi ha un’opinione opposte alla sua? Insomma, ha ragione Salvini quando gli dice: “O chiedi scusa, o ti dimetti””.
In Italia c’è un’emergenza odio?
“Sì, ed è stato Salvini ad avviare la politica dell’odio che ruota attorno alla ricerca del capro espiatorio. Una volta se la prende con i migranti, un’altra con le istituzioni europee, un’altra volta ancora con chi lavora nei centri di accoglienza. Addirittura è arrivato a prendere di mira il vincitore di Sanremo. Tutto questo infetta la società . La sua propaganda ha messo in ginocchio l’Italia. Ma quale emergenza migranti? Qui da noi la vera emergenza è l’emigrazione, la fuga dei nostri giovani che formiamo e poi regaliamo al resto del mondo. Per non parlare dell’iniquità fiscale e della questione ambientale, assente dal dibattito pubblico. Se questo è un governo…”.
Torniamo al punto di partenza. Quali sono gli anticorpi per contrastare la politica dell’odio?
“Di certo, con l’educazione alla convivenza e l’educazione sentimentale. Poi bisogna fare in modo che le donne abbiano un lavoro. Infine, si contrasta con la valorizzazione del capitale umano femminile. In Italia si fanno i dibattiti pubblici senza coinvolgere le donne. Ci rendiamo conto?”.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply