“IO CAPO POLITICO PER 4 ANNI”: DI MAIO NON MOLLA LA POLTRONA NEANCHE DOPO LA BATOSTA SARDA
AVANTI COSI’, FINO ALL’ULTIMA PALATA DI TERRA DEL BECCHINO DEL MOVIMENTO AL SERVIZIO DEI SOVRANISTI
Nessuna conseguenza interna a M5s o nel governo del voto sardo e un altolà sulla Tav. Luigi Di Maio rompe il silenzio dopo il voto sardo in una conferenza stampa a Montecitorio.
E sulla propria leadership puntualizza: ‘Il ruolo del capo politico si ridiscute tra 4 anni’.
“Le elezioni amministrative – puntualizza subito – non avranno alcun impatto sul governo e sulla vita interna del Movimento”. “Non mi arrendo – ha detto ancora – all’idea che si paragoni il risultato delle politiche con quello delle amministrative, non ci arrenderemo mai come movimento su questo”.
“Il ministro Tria – attacca Di Maio – vanno bene le opinioni personali, ma il faro è il contratto e si fa quello che c’è scritto. Le elezioni ci saranno nel 2023”
“Quelle due persone su 330 che hanno parlato contro di me non hanno il problema di essere rieletti in Parlamento”, ha detto in un altro passaggio il leader M5s.
Via il tetto dei due mandati per i consiglieri comunali – “Fare il consigliere comunale non si può pensare sia un privilegio, lo dico in generale non solo per M5s. Oggi un nostro eletto in un comune è presidio di legalità e lotta contro i privilegi e contro la gestione disinvolta dei comuni. Dobbiamo discutere nuove regole: ad esempio affinchè il secondo mandato non valga come tale in modo che possano pensare di candidarsi al Parlamento e al consiglio regionale”.
Falso voglia rimandare legittima difesa – “Tutto il cronoprogramma delle leggi non cambia. E’ una fake news che avrei chiesto di rimandare la legittima difesa”.
Le critiche di Grillo
Già ieri sera è stato Beppe Grillo, con cui Di Maio nega di aver avuto diverbi, a manifestare malumore nel corso del suo spettacolo a Catania. “Forse non siamo all’altezza, forse siamo principianti come dicono”, ha detto.
I dissidenti interni
Mentre la senatrice “ribelle” Elena Fattori a Rai Radio1 ritorna sul tema del doppio incarico – di ministro e capo politico del Movimento – ricoperto da Luigi Di Maio: “Secondo me Luigi deve fare solo il capo politico, che è già un impegno enorme. Non dovrebbe ricoprire tutti gli incarichi che sta ricoprendo. Il resto gli ruba solamente tempo e ci sono persone altrettanto preparate che possono sostituirlo”.
(da agenzie)
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