“IO E GIORGIO, UNA COPPIA DI ANARCHICI”
ADDIO AD ALBERTAZZI, IL RICORDO DI DARIO FO
Giorgio e io eravamo due persone terribilmente diverse.
Da sempre, fino a ieri, ognuno dei due voleva imparare qualche cosa dall’altro, voleva completare se stesso in un certo senso, inserire dentro di sè elementi che erano congeniali all’amico, non a lui.
Entrambi eravamo anarchici. Io lo ero strutturalmente, da sempre, per natura. Lui invece lo diventava, forse per mettersi in equilibrio con me.
Eravamo una strana coppia. Abbiamo percorso insieme teatri, strade, piazze. Bologna e Milano, Torino e Napoli, le città della Romagna….
Quante esperienze vissute, recitate e giocate insieme e in nessun modo testimoniate. Mancano le riprese di eventi ed esperienze che probabilmente furono uniche.
Una storia del teatro italiano dovrebbe passare anche da lì.
Io conobbi Giorgio Albertazzi nei primi Anni 50, quando a Torino la tivù era agli albori e noi facevamo prove, esperimenti di teatro dal vivo. Formavamo una specie di èquipe, che andava in onda quasi senza prove.
Franca lo conobbe quando noi due eravamo appena fidanzati. Fu Giorgio che la chiamò, per recitare per la televisione «La professione della signora Warren» di Oscar Wilde.
Giorgio era il regista e la ammirava davvero. A ogni ripresa, a ogni stop lui la applaudiva. Molto tempo dopo, portammo insieme al successo in tre «Il diavolo con le zinne». Testo, regia e costumi miei, Giorgio e Franca protagonisti.
È la storia di un giudice, Giorgio appunto, che cerca di essere onesto e perbene. Per corromperlo, un diavolo entra nei panni della sua serva, Pizzocca. Lo spirito del demonio carica Pizzocca di attrattive sessuali per sedurre e corrompere il povero giudice.
Fu un divertimento, per il pubblico e per noi tre.
Dario Fo
(da “La Stampa”)
Leave a Reply