ITALIA VIVA, D’ALESSANDRO A RENZI: “ANDARE CON LA LEGA O IL PD NON E’ LA STESSA COSA, CHIARIAMOCI IN UN CONGRESSO”
IL DEPUTATO: “UNA FORZA RIFORMISTA COME LA NOSTRA NON PUO’ ANDARE A DESTRA”
“Tutto è cambiato con il governo Draghi. E tutto cambia anche per noi di Italia viva. Che vogliamo fare? Dove vogliamo collocarci? Serve chiarezza nel posizionamento, e può venirci solo dalla celebrazione di un congresso”.
Anche Italia viva è percorsa da una fronda, come avviene già nel Pd e nei Cinquestelle? “Non ho questa ambizione”, assicura Camillo D’Alessandro, che ieri ha scritto una lettera sul Foglio per invocare un’assemblea: “Per Italia viva questo è il momento di un congresso nazionale che decida, non i nomi, ma se la nostra esperienza è conclusa e va verso altri contenitori, e quale è il campo su cui costruiamo (dai territori al livello nazionale) la nostra proposta per il Paese”. Ha 44 anni, abruzzese di Arielli (Chieti), e fa politica da sempre. Commercialista, è stato eletto due volte in Provincia e tre volte in Regione Abruzzo. Stesso percorso di Matteo Renzi: Popolari, Margherita, Pd.
E adesso? “Andare con la Lega o con il Pd per me non è la stessa cosa. Dobbiamo chiarirlo, a prescindere da come sarà la legge elettorale. Italia viva è nata per rafforzare il centrosinistra, temendo l’abbraccio tra il Pd con il populismo buono dei Cinquestelle, ma ora che questo abbraccio si è sciolto, bisogna porre le condizioni per costruire il campo del dopo Draghi. E dobbiamo deciderlo ora, non tra un anno”.
Renzi l’ha chiamata, chiediamo. “Intanto mi lasci esprimere la mia solidarietà per i bossoli inviati a Matteo, un attacco vigliacco figlio del clima di odio che si è creato nei suoi confronti”. Insistiamo, l’ha chiamata? “No”.
Ma lei come lo immagina, questo congresso? “Un confronto politico, l’importante che si apra un dibattito vero, abbiamo il dovere di essere netti anche con la nostra base, i nostri elettori hanno il dovere di sapere dove ci collochiamo”.
Ma lei quindi sospetta che Renzi non escluda di collocarsi nel centrodestra? “Non credo. E’ un uomo del centrosinistra, è nato lì, quello è il suo terreno da sempre, tuttavia si pone la necessità di ribadirlo. Una forza riformista come Italia viva non può andare a destra”.
Italia viva finora non ha deluso finora le aspettative? “Io mi aspettavo di più, mi aspetto di più, ma la verifica non sono i sondaggi, bensì il prossimo test nazionale. E siccome siamo presenti in ogni provincia a quel punto capiremo quanto valiamo”.
(da agenzie)
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