LA CASTA INCASSA E DAL BALCONE GETTA LE BRICIOLE AL POPOLO
NAPOLITANO CI COSTA OTTO VOLTE EINAUDI
Avevamo già trattato qualche tempo fa la vicenda “Costi del Quirinale”, sottolineando che è semplicemente ignobile, coi sacrifici a cui sono costretti gli Italiani, che per mantenere lo staff del Colle occorra in Italia una cifra 5 volte superiore a quanto i sudditi britannici spendono per mantenere Buckingam Palace. Se lì esiste una Regina, in Italia evidentemente abbiamo un Sovrano con una immensa corte ( da cui la derivazione cortigiani e giullari di reminiscenza medioevale) .
Se ritorniamo in argomento è perchè “siamo tirati per i capelli” dalle affermazioni del consigliere per la stampa e l’informarzione del Quirinale, Pasquale Cascella, pubblicate su Libero, secondo cui tali costi quest’anno sono stati ridotti, attraverso tagli al personale in eccedenza o pensionamenti, per un totale di 177 unità . Tale notizia è stata data con tale enfasi che il cittadino si immagina probabilmente una riduzione di almeno il 20% delle spese. Ricordiamo che la dotazione 2008 a carico del bilancio dello Stato per la Presidenza della Repubblica ammonta a 227,8 milioni di euro, una cifra enorme che comprende stipendi, oneri, gestione immobili, beni e servizi.
Ebbene i dati ufficiali dicono, invece, che rispetto all’anno precedente non solo non vi è stato un risparmio, bensì un aumento dell’ 1,7% definito ” un aumento contenuto entro l’inflazione programmata”, insomma minore di quello previsto nel triennio.
Così siete contenti: potevano spendere di più e invece hanno speso in più solo l’1,7% dei vostri quattrini…e il bilancio è aumentato e non diminuito.
Ma andiamo indietro nel tempo, ritorniamo al 1948, tempi di Einuadi: legge n. 1.077 del 9 agosto 1948 sulla “determinazione dell’assegno e della dotazione del presidente della Repubblica “…si legge ” E’ assegnata alla dotazione del Presidente della Repubblica la somma di lire 180 milioni da corrispondersi in 12 mensilità “. A cosa dovevano servire quei soldi ? Leggiamo la relazione della 1° commissione della Camera dei Deputati ” a coprire tutte le spese di rappresentanza o che non rientrano nel trattamento economico del personale, ma anche per consentire atti di liberalità connessi al suo alto ufficio”. Pensate che originariamente il progetto di legge prevedeva 250 milioni di lire ma fu bocciato e ridotta la cifra a 180 milioni dal Parlamento in quanto ” il presidente di una Repubblica democratica fondata sul lavoro non ha bisogno di attingere il suo prestigio nel fasto che si accompagna alle corti, nè di ricorrere ad atti di regale prodigalità “. Altri tempi …
Ma andiamo ai numeri. Stesso comparto di allora, capitolo “beni e servizi”, e paragoniamo le cifre. I 180 milioni di allora, rivalutati secondo i coefficienti Istat ufficiali, corrispondono esattamente a euro 2.985.000 attuali, in pratica poco meno di 3 milioni di euro.
Ebbene sapete per le stesse voci quanto costa oggi il Quirinale?
Costa 23,9 milioni di euro ( poco meno di 24 milioni), ovvero 8 volte, dicasi 8 volte la cifra che spendeva Einaudi, aggiornata ai tempi nostri.
Questa è la Casta che ci governa, incapace di ridurre i propri costi, salvo poi affacciarsi dal balcone e gettare le briciole di pane al popolo in difficoltà , magari promettendogli, sotto elezioni, 30 euro in più al mese lordi di pensione.
Sinceramente non accettiamo lezioni di risparmio da chi pensa solo ai propri di risparmi. Ricordiamo, a questo proposito, un servizio della Tv tedesca Rtl, andato in onda il 15 marzo 2004 e che ha fatto ridere tutta la Germania. Napolitano viene filmato all’aereoporto di Bruxelles, mentre scende da dal volo Tv 703 della Virgin Airline, compagnia low cost, volo Roma-Bruxelles, costo 90 euro ( tasse aereoportuali incluse). La scena vede il giornalista tedesco Boris Weber inseguire per un minuto e mezzo, nelle sale del Parlamento Europeo, l’allora presidente della Commissione Affari costituzionali, Giorgio Napolitano, e porgli ripetutamente la domanda: ” Come giustifica, per il suo viaggio Roma Bruxelles la scelta di viaggiare con la Virgin spendendo solo 90 euro, per poi ricevere dal Parlamento europeo un rimborso forfettario fisso per quella tratta di circa 800 euro? “. Napolitano accelera, minaccia di chiamare la polizia, è visibilmente irritato. Il giornalista lo incalza ” Ma sono soldi dei contribuenti…si rende conto che ci ha guadagnato 700 euro prendendo quel volo invece che un altro?”. Napolitano risponde seccato ” Io rispondo solo ai contribuenti italiani, chiaro? “.
Il filmato va in onda e siamo sputtanati in tutta la Germania: soliti italiani …tutto legale ovvio, il rimborso è forfettario, basta prendere un aereo che costa nulla e ci si mette in tasca la differenza…ma la figura di merda resta.
Napolitano, lo stesso che ” risponderò solo ai contribuenti italiani”, diventa Presidente della Repubblica “dei contribuenti italiani”…non c’è da meravigliarsi forse…ma un po’ di rimpianto per i tempi di Einuadi penso rimanga in gola a tanti Italiani, se non altro per lo stile diverso. E anche per un Parlamento capace di approvare all’unanimità una drastica riduzione dell’appannaggio, ricordando che il nostro Paese è una Repubblica fondata sul lavoro. E non sui privilegi, gli sperperi e le furbizie della Casta.
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