LA COMICA FINALE: LA LEGA IERI SERA HA SOSPESO L’OCCUPAZIONE DEL PARLAMENTO PROPRIO ORA CHE C’E’ IL PONTE DEL 1 MAGGIO
IL MOTIVO PER LA FINE DELLA PAGLIACCIATA SAREBBERO LE PRESUNTE “SCUSE DI CONTE” ARRIVATE PERO’ STAMANE ALLE 10, QUANDO I LEGHISTI ERANO DA 12 ORE A NANNA NEI LORO COMODI LETTI: LA RIVOLUZIONE PUO’ ATTENDERE
La Lega ha sospeso la scorsa notte l’occupazione delle Aule di Camera e Senato. La scelta arriva, spiegano dal Carroccio all’ANSA, dopo aver preso atto di timidi segnali del governo sulla fase 2, dalla tema della scarcerazione dei boss mafiosi all’apertura sugli asili nido, fino alle scuse di Conte per i ritardi dei pagamenti.
C’è un problema: le scuse di Conte sono arrivate alle 10 di stamattina attraverso un post su Facebook.
Perchè la Lega ha sospeso ieri se le scuse sono arrivate oggi?
Matteo Salvini aggiunge che lasciare le Aule l’1 maggio è anche un atto di rispetto per i lavoratori parlamentari. L’occupazione riprenderà , spiegano fonti leghiste, “se non arrivano fatti concreti”. — “Stanotte siamo usciti dalle Aule parlamentari perchè è la festa dei lavoratori, per far riposare” i dipendenti di Camera e Senato, spiega Matteo Salvini.
Dalla Lega aggiungono di essere pronti a ritornare a presidiare le Aule di Camera e Senato come fatto in questi due giorni, “senza fermare o rallentare i lavori previsti”.
Lo faranno, spiegano, “se il governo, dopo le rassicurazioni delle ultime ore, non passerà a fatti concreti”.
E poi “prendiamo atto delle scuse che il governo per bocca di Conte ha rivolto al Paese per i ritardi dei pagamenti, a iniziare da quello colpevole della cassa integrazione”. Ma dimentica di dire che i ritardi nel pagamento della cassa integrazione derivano dal fatto che le Regioni del Nord non hanno trasmesso le richieste all’Inps tempestivamente.
Ora però, guardando il calendario, appare invece incontrovertibile che ieri notte scattava il ponte del primo maggio. In più, tutto quello che la Lega chiama “timida apertura” era già sui giornali quando il Carroccio ha cominciato l’occupazione.
E allora Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato, ma raramente si sbaglia.
(da “NextQuotidiano”)
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