LA GUARDIA DI FINANZA PIOMBA IN REGIONE CAMPANIA, INDAGATI PER PECULATO 57 CONSIGLIERI: “BRUCIATI” DUE MILIONI DI EURO
“RIMBORSATI CON SOLDI PUBBLICI ANCHE I GIOCATTOLI, CONTI AL RISTORANTE E REGALI A FIGLI E NIPOTI”
Due milioni di fondi regionali bruciati per ristoranti, alberghi, regali agli amici, perfino giocattoli per bambini.
Denaro pubblico utilizzato per fini “strettamente privati”. La Guardia di Finanza sta notificando in questi minuti, nella sede dell’assemblea della Regione al Centro Direzionale, 57 inviti a comparire per altrettanti consiglieri o capigruppi di (quasi) tutti i gruppi politici presenti nel grattacielo.
L’accusa: peculato.
Sotto la lente del pm Giancarlo Novelli, e del procuratore aggiunto Francesco Greco, l’impiego dei soldi del cosidetto “Fondo per il funzionamento dei gruppi regionali”. Un tesoretto disperso in mille rivoli , ma soprattutto votato a soddisfare, nella gran parte dei casi, i più personali, futili desideri.
Dai conti del ristorante all’acquisto di giocattoli per figli e nipoti. Tra i pochissimi a non esser investiti dallo scandalo, il presidente Stefano Caldoro.
Anche se tra i consiglieri, e capogruppo che risulta avere intascato più soldi e a dover giustificare di più c’è proprio l’uomo a lui più vicino, Gennaro Salvatore, presidente del gruppo “Caldoro presidente, Nuovo Psi”.
Coinvolti anche tutti gli altri gruppi: Pd, Pdl, Noi sud, Udc, Udeur, Pid.
Anzi, la consulenza preparata dal professore Paolo Barba, per conto della Procura, ha stilato anche una speciale classifica che vede in testa, come percentuale di uso ritenuto ingiustificato e privatistico del denaro, Idv e Udeur (95 %), e a seguire Nuovo Psi di Salvatore (91 % ) e ancora Pdl (89 %) e Pd (82 %).
Molta tensione e facce scurissime, in queste ore, in Consiglio.
I finanzieri del Nucleo di polizia Tributaria, guidati dal colonnello Nicola Altiero, stanno procedendo serratamente ma con discrezione, consegnando gli inviti o ai singoli o presso le rispettive segreterie dei gruppi.
Un blitz atteso da mesi, dopo gli scandali che già avevano investito la stessa assemblea per l’uso del denaro del Fondo Comuniazione, che ha portato anche all’emissione di diverse misure cautelari.
(da “La Repubblica“)
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