LA LETTERA SEGRETA DI PIER LUIGI VIGNA CONTRO RENZI: “USA LA POLTRONA DI SINDACO SOLO COME TRAMPOLINO DI LANCIO”
IL MAGISTRATO ANTIMAFIA SI DIMISE DA CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA DEL SINDACO DI FIRENZE NEL FEBBRAIO SCORSO CON UNA LETTERA DI FUOCO PUBBLICATA DALLA “VELINA ROSSA”
Il gran rifiuto di Pier Luigi Vigna a Matteo Renzi, l’accusa di aver usato la poltrona di sindaco di Firenze come «trampolino» verso posti più alti.
Il compianto magistrato antimafia si dimise da consigliere della sicurezza del sindaco di Firenze, nel febbraio scorso, con una lettera di fuoco, della quale ora si apprende il contenuto, rivelato dalla Velina Rossa di Pasqualino Laurito.
«Sono sempre stato rispettoso della libertà di scelta altrui, ma nella stessa misura non ho mai considerato positivamente chi opta per lo svolgimento di una determinata funzione pubblica come un trampolino di lancio per conseguirne un’altra del tutto diversa», scriveva Vigna con un tono decisamente amareggiato. «Poichè (emerge) anche da tue dichiarazioni pubbliche in merito il convincimento che tu abbia optato per la sindacatura di Firenze quale passaggio attraverso le primarie alla leadership politica, il mio giudizio su tale condotta non può che essere critico».
Così l’ex procuratore nazionale antimafia Pier Luigi Vigna, scomparso il 28 settembre scorso, scriveva nel gennaio 2011 al sindaco di Firenze Matteo Renzi motivando le sue dimissioni dall’incarico di consigliere speciale per la sicurezza dello stesso Renzi.
La lettera è stata trovata e diffusa dalla Velina Rossa, che, in conclusione, con la consueta vena polemica di Laurito ha voluto offrire il suo «contributo» alla manifestazione di Renzi ieri a Firenze: «Questo è il nostro contributo all’assemblea della Leopolda».
Vigna era stato nominato consigliere il 25 settembre del 2009 con il compito di fornire al sindaco il proprio apporto collaborativo nel settore della sicurezza.
«Ho sempre pensato aggiungeva l’ex magistrato nella sua missiva che ogni funzione pubblica non possa essere strumentalizzata».
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