LA PARABOLA DI SKY: AUTOGOL DEL GOVERNO E AUMENTO DEI COSTI PER I CITTADINI
IL RADDOPPIO DELL’IVA SULLE PAY-TV E’ STATO SCIOCCO: SI RIDA’ FIATO ALLA TEORIA DEL CONFLITTO DI INTERESSI E SI PENALIZZANO 4,6 MILIONI DI ITALIANI CHE PAGHERANNO 50 EURO IN PIU’ DI ABBONAMENTO A SKY… RISULTATO POLITICO ED ECONOMICO DANNOSO
Ci si aspettava un decreto anti-crisi tutto spesa pubblica e sostegno alle imprese e si trova il modo di aumentare le entrate statali. Peccato che ciò avvenga sul tema meno opportuno, quello delle televisioni a pagamento.
E nello specifico a danno di Sky: da un giorno all’altro, l’Iva, infatti, raddoppia dal 10% al 20%, una stangata da oltre 200 milioni di euro per il gruppo del magnate australiano Rupert Murdoch, un colpo sotto la cintola, secondo l’amministratore delegato di Sky Italia, Tom Mockridge che ha definito abilmente il decreto in contrasto con l’obiettivo dichiarato di favorire lo sviluppo delle imprese, in una fase di recessione economica.
In Italia si colpiscono i 4.600.000 abbonati a Sky, mentre in Gran Bretagna il governo Brown ha appena annunciato una riduzione dell’Iva.
In pratica in Italia le tasse aumenteranno da 370 a 580 milioni di euro per Sky, mentre Brown ha abbassato l’Iva dal 17,5 al 15% .
Sky ha investito dal 2003 nel nostro Paese, senza sussidi da parte del Governo, cifre notevoli ( il gettito Iva è passato da 170 milioni del 2003 ai 370 milioni di euro attuali), attualmente dà lavoro ad oltre 5.000 persone e ad altre 4.000 nell’indotto, più di tre volte di quanti erano all’inizio i dipendenti.
Emerge indubbiamente che si tratta di un provvedimento che contrasta con la filosofia dichiarata di favorire lo sviluppo delle imprese, nonchè che colpisce quasi esclusivamente la Tv di Murdoch.
Berlusconi ha risposto che semmai questa norma penalizza anche Mediaset, ma in realtà la percentuale di mercato in mano a Mediaset nel campo delle pay-tv è minimo, non raggiunge che il 5,4%.
Intanto la legge del 1995 che concede alla pay-tv l’Iva agevolata al 10% si richiama a una norma europea, in cui si fa riferimento ad abbonamenti satellitari e via cavo. Nessun cenno al digitale terrestre, che era ancora di là da venire.
Nonostante questo Mediaset beneficia comunque dell’Iva agevolata, ma non per la pay-per-view ( i programmi acquistati con carta prepagata), solo per gli abbonamenti.
In questo caso si parla di alcune migliaia di clienti, poca roba se paragonati agli oltre 4,6 milioni di Sky.
Prima considerazione politica: ma proprio sul concorrente Murdoch, con cui notoriamente non corre buon sangue, ci si doveva infognare ?
Per raccattare 200 milioni di Iva non c’erano altre soluzioni, che andarsi a cercare l’ennesima polemica, non del tutto infondata, di un conflitto d’interessi?
Seconda considerazione: qua non si danneggiano mai i Murdoch o i Berlusconi che siano, si danneggiano i cittadini e basta.
Sky non farà altro che far pagare l’aumento agli utenti.
Ovvero con questo cavolo di provvedimento il Governo è riuscito a estorcere 50 euro a testa a 4.600.000 italiani che si vedranno aumentare l’abbonamento. E quasi 5 milioni non sono pochi e non sono ricchi, ma certamente saranno incazzati.
Ma che scienziato della politica ha avuto questa bella idea a Palazzo Chigi? Sono riusciti a far suonare la gran cassa alla Sinistra per giorni sui “loschi interessi del premier” e a scontentare quasi 5 milioni di italiani che vogliono guardarsi lo sport e qualche film.
Ma il cervello volete usarlo ogni tanto?
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