LA PENOSA FIGURA DEL GOVERNO CON GINO STRADA: “AVEVO DATO LA MIA DISPONIBILITA’ MA IL GOVERNO NON SI E’ PIU’ FATTO SENTIRE”
LA NOTA DEL FONDATORE DI EMERGENCY E IL COMMENTO DI MENTANA
“Una settimana fa ho ricevuto la richiesta da parte del Governo di impegnarmi in prima persona per l’emergenza sanitaria in Calabria. Ho chiesto alcuni chiarimenti sul mandato e sulle modalità di lavoro, ponendo una condizione fondamentale: non sono disponibile a fare il candidato di facciata nè a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento. Ho sentito qualche commentatore dire che — dopo tanti giorni — dovrei “decidere se accettare o meno l’incarico”. Non sono in questa condizione perchè dopo quei primi colloqui non mi è stata fatta alcuna proposta formale. Sia chiaro: non ho nulla da recriminare nei confronti del governo che ha ovviamente facoltà di scegliere il candidato che ritiene più adatto a questo incarico.
Non voglio però neanche alimentare l’equivoco di una mia indecisione: da medico, ritengo che in un momento di grave emergenza sanitaria per il nostro Paese, tutti debbano dare una mano e con questo spirito avevo messo a disposizione il lavoro mio e di Emergency che già opera da 15 anni in molte regioni italiane, Calabria inclusa
Nel frastuono delle tante voci di questi giorni, ho avuto anche l’occasione di sentire la fiducia e la voglia di fare di tanti cittadini, calabresi e non, infermieri e medici e rappresentanti delle istituzioni, che ringrazio per il sostegno e per l’apprezzamento che hanno dimostrato per il lavoro mio e di Emergency.”
Gino Strada
Il commento di Enrico Mentana
Quindi, ricostruendo: partendo da un’idea del presidente 5 Stelle dell’antimafia Nicola Morra il Presidente del Consiglio Conte ha sondato venerdì 6 novembre Gino Strada, chiedendogli la disponibilità ad avere un ruolo di guida nella gestione dell’ emergenza sanità in Calabria. Strada ha detto sì, Conte gli ha risposto il classico “le faremo sapere”, e da allora ad oggi il telefono di Strada non ha più squillato.
Nove giorni di silenzio assoluto. Dopodichè il fondatore di Emergency, comprensibilmente sconcertato, ha preso carta e penna e ha diffuso un comunicato in cui ha raccontato l’accaduto, riaffermando la sua disponibilità da medico e da cittadino di questo paese a impegnarsi se richiesto.
Ora il governo e lo Stato a nome del quale agisce hanno un solo modo per evitare una figuraccia devastante: chiamare subito Strada per conferirgli un incarico di commissario, supercommissario o altro (l’etichetta non conta, conta il mandato) così da permettergli di operare sull’emergenza calabrese, così come il governo stesso gli aveva proposto di fare prima di rifugiarsi in un non dignitoso silenzio
(da agenzie)
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