LA PROCURA CONFERMA: “TUOIL A TREZZANO IL GIORNO DELLA STRAGE, I GIORNI PRIMA E QUELLI DOPO”
TUTTE LE VERIFICHE CONVERGONO: NON POTEVA ESSERE A TUNISI
Abdel Majid Touil, il 22enne marocchino arrestato nell’hinterland milanese per la strage al Bardo, era in Italia il 18 marzo (giorno dell’assalto).
Era qui anche nei giorni precedenti e in quelli successivi all’attacco.
Il dato è stato accertato dai pm di Milano che hanno consultato i registri della scuola di alfabetizzazione per stranieri frequentata dal ragazzo sotto accusa.
Ma anche le testimonianze acquisite dai docenti andrebbero in questa direzione. Questo porterebbe a escludere, con ragionevole certezza, che il giovane abbia avuto un ruolo da esecutore materiale.
Versione confermata anche da Fabio Bottero, sindaco di Trezzano sul Naviglio, paese in cui Touil frequentava il centro provinciale per l’istruzione degli adulti: “Sia lunedì 16 che giovedì 19 marzo risulta presente, stando ai registri”. Mentre Abderazzak Touil, fratello del 22enne arrestato, mostra ai cronisti il quaderno d’italiano con la pagina scritta del 19 marzo.
Crolla quindi la ricostruzione dei fatti dai giornali tunisini sule basi delle indicazioni dell autorità locali secondo le quali il 18 marzo il ragazzo avrebbe incontrato, in place Pasteur, i due terroristi che poi sono stati uccisi dalle forze speciali al museo, cioè Yassine Laabidi e Jabeur Khachnaoui, e un tale Othmane. Con loro Touil si sarebbe diretto verso il Bardo. Sempre secondo le autorità il 22enne avrebbe preso parte alla seconda riunione della cellula terroristica responsabile dell’attacco al Bardo, nella quale è stato deciso di incaricare Med Amine Guebli e Elyes Kachroudi di fornire i kalashnikov agli assalitori.
Di tutte queste indiscrezioni nulla è stato fornito finora alle autorità italiane, mentre comincia a farsi strada l’ipotesi di uno scambio di persona e di un errore colossale.
(da “la Repubblica”)
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