LA RISPOSTA DI SELVAGGIA LUCARELLI AL DEFERIMENTO DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI
“SE GLI AGENTI CHIEDONO LE GENERALITA’ A MIO FIGLIO E I MEDIA E LA LEGA PUBBLICANO IL VIDEO LA RESPONSABILITA’ SAREBBE MIA?”
Selvaggia Lucarelli deferita dal Consiglio disciplinare dell’ordine dei giornalisti della Lombardia è una vicenda che fa già discutere, con la diretta interessata che ha confermato sui suoi profili social l’ufficialità della notizia sottolineandone — in maniera ironica — la genialità .
Nel suo tweet di recap della vicenda la Lucarelli ripercorre quanto accaduto confermando il deferimento e ironizzando sul fatto che siano stati i siti della Lega a sfruttare per primi l’immagine del figlio nel modo che viene a lei contestato.
Nel suo tweet sulla questione deferimento Selvaggia Lucarelli, la giornalista ripercorre cronologicamente quanto accaduto: le parole del figlio, l’intervento della polizia che lo costringe a fornire le generalità davanti a telecamere e un centinaio di persone, la Lega che pubblica i video, l’intervento della giornalista per chiarire quanto accaduto e il conseguente deferimento.
L’insensatezza del provvedimento
Selvaggia Lucarelli è intervenuta rispetto al video Leon Pappalardo Salvini solo in un secondo momento, una volta che il 15enne è stato fermato dalla Polizia per essere identificato. Come avevamo già sottolineato, inoltre, Matteo Salvini risulta essere ancora iscritto all’Ordine dei giornalisti, il che significa che la nota esposizione mediatica dei figli — quello che viene contestato alla Lucarelli — è prassi abituale per il leader della Lega. Un due pesi e due misure da parte del Consiglio disciplinare dell’Odg lombardo che la Lucarelli non poteva certo mancare di sottolineare.
La decisione sembra incomprensibile visto che il video della lite tra Salvini e il 15enne non era stato pubblicato da Lucarelli ma da Local Team e la giornalista era soltanto ritratta mentre con la mascherina, così come il figlio, ribatteva ai poliziotti che volevano identificare il minore
“Vorrei che l’Odg fosse stato così solerte anche quando Sallusti sul Giornale mi definiva ‘esperta di zoccolaggine’ ”, dice Selvaggia. “Due minuti dopo il litigio con Salvini, il volto di mio figlio era già in pasto a tutti i media nazionali, senza alcuna tutela nonostante sia minorenne. Avrei potuto far partire decine di querele, ma ho scelto di non farlo, perchè è Leon che ha voluto essere lì. Se in quel momento gli agenti stavano chiedendo i dati sensibili a un 15enne, non vedo come possa essere mia responsabilità ”.
Intanto non si ha notizia alcuna di azioni di nessun tipo riguardo il Giornale e Giannino Della Frattina che hanno definito il ragazzo “piccolo molestatore”. Così come degli insulti rivolti al 15enne e alla madre sulle pagine della Lega.
(da agenzie)
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