LA SURREALE DIRETTA SU FACEBOOK DEL PRESIDENTE REGGENTE DELLA REGIONE CALABRIA, IL LEGHISTA NINO SPIRLI’
DAI BANDI REGIONALI ALL’INSALATA DI STOCCAFISSO
Dai bandi regionali all’insalata di stoccafisso, dalla falsa modestia con cui glissa su una futura candidatura all’inchiesta flash sui programmi per cena dei suoi social elettori.
Fa discutere tutti e indigna molti l’ultimo video del governatore facente funzioni della Calabria, Nino Spirlì, che qualche sera fa si è video-intrattenuto con i suoi follower su Facebook discettando su carciofi ripieni, pipi e patate (peperoni e patate) e pennette al salmone.
Argomenti “pregnanti” saltati fuori dalla fondamentale questione posta dal presidente reggente ai suoi: “Ma stasera cosa mangiate? Mi piacerebbe sapere anche questo di voi. Io penso di provare un po’ di stoccafisso e di insalata”. Segue una raffica di risposte, che Spirlì non esita a commentare dalla zuppa di farro – “buona” sentenzia Spirlì – alla pastina di Enzino che il governatore evidentemente conosce, perché approfitta del suo commento per raccomandargli “un saluto a Laura”.
Per il presidente regionale del Codacons Francesco Di Lieto, che ha segnalato il video, “siamo oltre il ridicolo”.
Ma non è la prima volta che il presidente facente funzioni di Regione Calabria si lascia andare a interventi social decisamente sopra le righe. Anzi, che Spirlì abbia un rapporto assai disinvolto con Facebook, spesso usato anche per sostituire o anticipare le comunicazioni istituzionali, è cosa nota, così come famosi sono ormai i video registrati in auto mentre viene accompagnato da una parte all’altra della regione.
Arringhe contro gli insegnanti stufi di essere parcheggiati arbitrariamente in Dad, allusive quanto velenose comunicazioni contro misteriosi “nemici della Calabria”, orgogliosi annunci di progetti faraonici che una regione condannata all’ordinaria amministrazione dalla morte della sua governatrice eletta non potrebbe varare, sobrie raccomandazioni a rispettare distanziamento e norme di sicurezza da buon padre di famiglia.
Il surreale sondaggio sulla cena dei calabresi è un passo oltre, ma la riedizione riveduta e corretta degli abusi gastronomici del suo leader, Matteo Salvini, che qualche anno fa non faceva passare giorno senza addentare qualcosa a favore di fotocamera, sembra tutto meno che estemporanea.
E a farselo scappare è proprio Spirlì, che a chi gli chiede di candidarsi alle prossime regionali risponde “intanto facciamo bene quel che dobbiamo fare”, mentre – tra un commento goloso e l’altro – coccola i suoi: “Bello, sapere che ci scambiamo anche – lo spezzatino di Gianpino mmm -ogni tanto le notizie più familiari”.
Dopo un anno di pandemia, cosa c’è di più rassicurante di un “politico che è quasi uno di famiglia”?
Una vita fra tv e salotti, per il presidente facente funzioni la comunicazione è materia nota ed esplorata. Lo scivolone non è contemplato a meno che non serva per fare rumore e adesso che nel centrodestra i giochi per le regionali entrano nel vivo, il governatore ha voglia e bisogno di farsi notare.
Ufficialmente non l’ha mai detto, ma ad una candidatura da presidente ci spera, forte anche dell’endorsement neanche troppo velato di Matteo Salvini, che nonostante la sua Lega continui a perdere pezzi in Calabria, ai suoi non ha nascosto la volontà di spingere per Spirlì.
Un modo per ridimensionare gli alleati-rivali di Fratelli d’Italia, che pressano per una candidatura della loro deputata e plenipotenziaria in Calabria, Wanda Ferro, e per dare fastidio a Forza Italia, cui in base ai precedenti accordi spetterebbe l’indicazione del candidato unico del centrodestra.
Anche qui, i giochi sarebbero fatti. La scelta sarebbe caduta sul capogruppo alla Camera, Roberto Occhiuto, fratello dell’attuale sindaco di Cosenza, che già parla da candidato in pectore e come tale è stato blindato da Silvio Berlusconi e dal suo numero due, Antonio Tajani.
Ma l’ufficializzazione manca ancora e secondo alcune indiscrezioni, nei prossimi giorni la questione potrebbe finire nel mucchio della più generale discussione sulle elezioni d’autunno nelle grandi città italiane. Nessuna è ancora stata definita e al tavolo nazionale del centrodestra tutto, Calabria inclusa, potrebbe essere messo in discussione.
(da agenzie)
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