LA TUNISIA E’ ORMAI IL PRIMO PAESE DI PARTENZA DEI BARCONI DI MIGRANTI, MA NEL PAESE DEI GELSOMINI NON CI SONO I MERCENARI DELLA WAGNER, COME LA METTIAMO CROSETTO?
IL PAESE DEI GELSOMINI E’ IN PROFONDA CRISI ECONOMICA E SOCIALE, NON C’E’ BISOGNO CHE QUALCUNO “LI SPINGA” IN ITALIA, VENGONO DA SOLI
La Tunisia ha di gran lunga sorpassato la Libia come Paese di partenza delle imbarcazioni cariche di migranti che sbarcano in Italia via nave in modo irregolare. Dai dati del Viminale visionati da “Agenzia Nova”, infatti, risulta che almeno 12.083 persone sono partite dalle coste tunisine da inizio anno fino al 13 marzo, più di 170 sbarchi al giorno, un boom del 788 per cento rispetto ai 1.360 arrivi dello stesso periodo dello scorso anno: pari a oltre un terzo dei 32.101 sbarchi complessivi dalla rotta tunisina dell’intero 2022.
Di questo passo, solo dalla Tunisia potrebbero arrivare oltre 60 mila persone, non solo tunisini ma soprattutto subsahariani, questo senza contare il naturale aumento previsto in estate grazie al miglioramento delle condizioni del mare.
Si tratta, in effetti, di un ribaltamento dei flussi nel Mediterraneo centrale, dal momento che la Libia era stata finora la prima nazione di partenza dei natanti arrivati in Italia, con 53.118 arrivi nel 2022.
Adesso, invece, la rotta libica giunge al secondo posto con 7.057 arrivi al 13 marzo, che è comunque un aumento dell’80 per cento circa rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
I dati del Viminale evidenziano un lieve calo della rotta turca della tragedia di Cutro, con 689 arrivi al 13 marzo rispetto agli 812 dello stesso periodo del 2022, un dato in linea con i 16.115 sbarchi complessi dei migranti partiti dalla Turchia lo scorso anno. Resta marginale, infine, la rotta che dall’Algeria ha portato al 13 marzo almeno 184 migranti irregolari, in aumento rispetto alle 55 persone arrivate in Sardegna nello stesso periodo del 2022, a fronte di 1.389 arrivi del 2022.
I dati del cruscotto statistico giornaliero pubblicato nel sito web del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Viminale indicano un ribaltamento anche delle nazionalità dichiarate al momento dello sbarco. I subsahariani, infatti, hanno ampiamente soppiantato i nordafricani nei primi mesi del 2023. Al primo posto degli sbarchi in Italia al 13 marzo c’è la Costa d’Avorio con 2.410 arrivi, mentre nello stesso periodo del 2022 c’era l’Egitto con oltre 1.500 arrivi tramite la rotta libica. Segue poi un altro Paese dell’Africa occidentale, la Guinea, con 2.380 arrivi al 13 marzo 2023, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso c’era il Bangladesh con 1.241 sbarchi.
I cittadini bengalesi che risultano oggi al terzo posto degli sbarchi irregolari in Italia, con 1.506 arrivi via mare, mentre lo scorso anno erano gli 870 tunisini a occupare il gradino più basso del podio. I numeri di tunisini arrivati finora in Italia è quasi raddoppiato nell’arco di un anno, con 1.328 sbarchi registrati finora da inizio anno”.
E a quel che risulta in Tunisia non ci sono quelli della Wagner. Come la mettiamo ministro Crosetto?
(da Globalist)
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